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Piazza Quarto dei Mille, rischio decentramento: il Movimento 5 Stelle raccoglie firme

Il Movimento 5 Stelle raccoglie il segnale della distanza tra cittadini e partiti, evidenziando ancora una volta da parte dei lavoratori una mancanza di fiducia nelle istituzioni locali e presenti all'interno del Consiglio Municipale

Oggi riguardo il possibile spostamento del mercato saltuario di piazza Quarto dei Mille (Ostia Lido) il Movimento 5 Stelle sostiene come non mai che sia necessario impegnarsi per avvicinare la politica alla cittadinanza e sostenere quelle classi sociali fortemente penalizzate dalla evidente crisi economica e dalle riforme di liberalizzazione utili, ma non eque per tutti.

Supportando realizzazione e bisogni essenziali delle singole categorie tramite un contatto diretto delle istituzioni con la comunità. Per raggiungere queste finalità non si può pensare di sostenere il proprio impegno con proclami e azioni poco trasparenti. Se il mercato rischia il trasferimento, gli operatori e i cittadini devono poter esporre le loro considerazioni.

Per questo sabato 17 marzo, per tutta la mattina, il Movimento 5 Stelle raccoglie il segnale della distanza tra cittadini e partiti, evidenziando ancora una volta da parte dei lavoratori una mancanza di fiducia nelle istituzioni locali e presenti all'interno del Consiglio Municipale.

Ci facciamo promotori di un'iniziativa popolare alquanto particolare, perché a raccogliere le firme necessarie a portare nel parlamentino lidense la discussione per la tutela e la garanzia della permanenza del mercato, saranno gli operatori sui loro banchi e durante il mercato.

La grave crisi economica, la futura liberalizzazione delle licenze e il possibile immotivato decentramento degli ambulanti, può mettere a rischio le certezze degli operatori, delle loro famiglie e di migliaia di cittadini che considerano la centralità del mercato un valore essenziale per la comunità.
Riteniamo che si dovrebbe prevedere la consultazione delle comunità locali ogniqualvolta le decisioni impattano, come in questo caso, sulle abitudini e le risorse dei cittadini in modo da permettere alla popolazione di esprimere il proprio parere in merito ad una determinata questione.

Lavoriamo per supportare e sviluppare i progetti proposti dalla comunità, per sperimentare nuove forme di democrazia partecipativa. L'unione con il mercato, tra attivisti e operatori ambulanti ne è sicuramente un esempio.

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