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Ostia: rifiuti nei canali di scolo e lavori fermi, è nuovamente emergenza allagamenti

I primi acquazzoni hanno riportato alla luce il problema. Previsto maxi investimento

Le prime piogge del fine settimana hanno mandato in tilt il X Municipio. Da Ostia ad Acilia, passando per Bagnoletto, Infernetto e Ostia Antica sono numerosi gli allagamenti registrati da parte dei residenti. A complicare il deflusso delle acque il pessimo stato in cui versano i canali di scolo dell'entroterra diventati, ormai, vere e proprie discariche a cielo aperto. Denunce che il comitato di quartiere dell'Infernetto e l'associazione Salviamo Ostia Antica hanno fatto, documentando con foto, lo stato dei canali del territorio.

La Regione Lazio, nel frattempo, ha annunciato di aver assegnato al consorzio Tevere Agro Romano due finanziamenti, per altrettanti interventi, per un importo complessivo di 2,2 milioni di euro. Le risorse saranno presto impegnate per la ricalibratura, l'inversione di pendenza del Canale Ostiense e per il suo collegamento con l'impianto idrovoro di Nuovo Bagnolo (per una spesa di 1,5 milioni) e inoltre per la manutenzione della rete scolante consortile di Canale Bagnolo (spesa di 678mila euro).

I lavori sono finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico e al potenziamento delle opere di bonifica idraulica che sono essenziali per garantire ottimali condizioni di sicurezza all'entroterra ma, al momento, il problema resta come evidenzia anche Forza Italia che chiede a gran voce interventi attraverso il Consigliere Mario Abbruzzese che ha presentato una interrogazione sul rischio idrogeologico indirizzata al governatore del Lazio Nicola Zingaretti: "Come era prevedibile, la prima pioggia, dopo mesi di siccità, ha creato problemi nel X Municipio. Ancora non è avvenuta la pulizia dei canali, eppure lo avevamo chiesto con forza nei mesi scorsi. Sarebbe il caso di effettuare in tempi rapidi la manutenzione e la pulizia oltre che dei canali anche delle caditoie e delle strade in generale. Lo stanziamento di fondi non serve a nulla se poi non vengono utilizzati".

Sulla questione è intervenuto anche Marco Possanzini, segretario per il X Municipio di Sinistra Italiana, che, invece, punta il dito contro la Giunta Raggi rea di una "programmazione assolutamente illogica delle opere di messa in sicurezza idraulica del territorio". Sinistra Italiana si riferisce all'opera di ampliamento del collegamento idraulico, il così detto Occhialino, fra il canale Bagnolo e il canale Ponente che passa sotto l'asse stradale della via del Mare/Ostiense/Romagnoli.

Questo collegamento è attualmente costituito da un tubo, un vero e proprio calibro dosatore di portata che, una volta ampliato, determinerà un aumento significativo di portata delle acque piovane verso valle, cioè Stagni, Longarina, Acilia Sud, senza che ci sia stato un adeguamento degli impianti di pompaggio e del reticolo di canali drenanti.

"E' intuitivo quanto irresponsabile, il carico di acqua gravante sul bacino di monte non può assolutamente essere accelerato verso valle senza aver preventivamente rafforzato le opere di drenaggio posizionate a valle. - sottolinea Possanzini - Alle preoccupazioni sollevate da cittadini e comitati, l'amministrazione ha risposto che poco a monte dell'opera, circa 90 metri, esiste un altro manufatto che crea un'ostruzione al deflusso delle acque verso valle impedendo l’aumento delle portate e che il manufatto verrà rimosso solo dopo la realizzazione dell'inversione dipendenza del Canale Ostiense e il potenziamento delle idrovore a Bagnolo. Se la logica non è un opinione, prima si doveva invertire la pendenza del Canale Ostiense per poi procedere con il rafforzamento delle idrovore a Bagnolo e soltanto dopo si sarebbe dovuto procedere all'ampliamento dell'Occhialino. L'illogica modalità adottata nel procedere nei lavori di ampliamento non solo è dannosa per il territorio ed estremamente pericolosa per i cittadini ma testimonia l'incapacità totale del M5S". 

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