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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Rischio idrogeologico: a gennaio esercitazione con studenti e famiglie

Presentato il progetto di prevenzione contro il rischio idrogeologico. Falconi: “Minaccia seria e sottovalutata per il territorio"

Roma in Europa ha un triste primato: è la Capitale che ha il numero più alto di abitanti esposti al rischio idrogeologico. Sono infatti circa 400mila le persone che abitano in territori soggetti ad esondazioni, alluvioni, frane e smottamenti.

Il progetto della Protezione civile

Uno dei quadranti più colpiti è quello che si trova sulla costa capitolina. E’ lì che vivono migliaia di famiglie che hanno imparato a fare i conti con gli effetti delle mareggiate o delle esondazioni dei corsi d’acqua. Ed è sempre lì, nel territorio amministrato da Mario Falconi, che la Protezione civile ha lanciato il progetto di esercitazione attiva  “Prevenzione e resilienza Roma Capitale 2023”. Un programma, che annualmente vede impegnati i volontari della protezione civile e tutte le strutture operative deputate alla pianificazione e al superamento di crisi e emergenze.  Quest’anno il progetto, che coinvolge anche gli studenti di appositi master erogati dalla Lumsa, ha il proprio momento clou nell’esercitazione prevista per domenica 22 gennaio ad Ostia.

Idroscalo e Saline teatro dell'esercitazione cittadina

Per l’edizione 2023, quindi, sono previsto due scenari d’intervento sul rischio idraulico: uno all’Idroscalo e l’altro alla Saline di  Ostia. In entrambi gli scenari i residenti dovranno raggiungere a piedi le aree di attesa dove gli operatori di Protezione civile, professionisti e volontari, forniranno informazioni per l’autotutela e dimostreranno soluzioni tecniche e operative utilizzate nei contesti emergenziali. “Le parole d’ordine sono prevenzione e resilienza, chiavi strategiche per affrontare qualunque tipologia di rischio soprattutto in relazione ai cambiamenti climatici in corso i cui effetti spesso coinvolgono Roma e il litorale laziale -  ha commentato Giuseppe Napolitano, direttore del dipartimento di Protezione civile - Coltivando la capacità di resistere possiamo affrontare e superare gli eventi traumatici preparandoci a costruire un futuro migliore”.

Una minaccia seria per il territorio

Il rischio idrogeologico è una minaccia seria per il nostro territorio e per molte zone d’Italia, assistiamo sempre più a veri e propri disastri che con l’incedere dei cambiamenti climatici avranno un impatto potenzialmente devastante. Eppure di rischio idrogeologico se ne parla sempre troppo poco, nonostante soltanto nel nostro municipio siano decine di migliaia le persone coinvolte dalla problematica” ha ricordato il presidente Mario Falconi. “La nostra amministrazione non intende rincorrere le emergenze ed intervenire quando ormai si può soltanto salvare il salvabile. Riteniamo di voler dare un segnale di discontinuità rispetto al passato e lavorare quindi d’anticipo. Prevenire è decisamente meglio che curare” ha aggiunto il minisindaco.

L'importanza della partecipazione

“Dobbiamo recuperare un gap di consapevolezza rispetto ad altri paesi europei -ha aggiunto Falconi - questa prima esercitazione del 22 gennaio sarà sicuramente un primo passo importante al quale giungeremo dopo un lungo percorso di formazione e informazione nelle scuole”. Ma è importante, per stessa ammissione di chi governa il territorio, ottenere la massima adesione al progetto. Più persone partecipano, migliore sarà il test per il piano elaborato dalla Protezione civile. Piano che, vale la pena sottolineare, nei casi più drammatici può fare la differenza.

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