Marcia indietro del XIII municipio che oggi ha ammesso l'errore ed ha deciso che i 21 platani di via Misenati ad Ostia, tagliati nell'ambito dei lavori di pedonalizzaizone di piazza Anco Marzio, dovranno essere reimpiantati. Il voto unanime è arrivato oggi, tra la soddisfazioni dei Verdi del Municipio.

“Il riconoscimento dell'errore”, dichiarano Gianluca Cavino portavoce dei Verdi del XIII Municipio e Sandro Lorenzatti, dell'esecutivo regionale dei Verdi, “non toglie il grave danno ambientale perpretato ai danni del Municipio, con uno storico viale alberato trasformato in una platea assolata di cemento”.

Uno storico viale alberato trasformato in una platea assolata di cemento

La protesta dei verdi è iniziata nell'ottobre 2008, quando è stato approvato il progetto finale dell'Atac che prevedeva il taglio totale di 31 alberi, 21 platani in via Misenati e 3 in viale della Stazione Vecchia, più 7 pioppi sempre in via Misenati. “Non appena ci siamo accorti che si volevano abbattere tutti gli alberi per sostituirli con delle palme nane”, spiegano i verdi “abbiamo fatto notare la totale assenza di autorizzazioni e la completa stoltezza ambientale di questa scelta. Per nascondere la verita' ci hanno aggredito politicamente e fisicamente e ci hanno accusato falsamente di essere dei fondamentalisti che non volevano l'isola pedonale. Niente di più falso: oggi il passo indietro fatto dal Municipio ci dà ragione”.

Gli alberi sono stati abbattuti sostenendo che fossero malati. In realtà il servizio fitosanitario regionale ha certificato che gli alberi erano in realtà sani e che la malattia degli alberi era stata millantata in seguito ad una errata interpretazione dei documenti.

“Si è trattato di un vero e proprio massacro ambientale ingiustificato, lo stesso che sta avvenendo in molte parti della città di Roma. Ma non ci fermiamo qui: tutti i platani debbono essere ripiantumati e chi ha sbagliato deve pagare”.