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Ostia: promesse disattese, pinete off limits. Castel Fusano e Acque Rosse chiuse fino a febbraio

La sindaca Raggi ha prolungato la chiusura delle pinete di Ostia. I lavori dopo gli incendi non sono ancora finiti

Doveva essere un mercoledì 1 novembre di festa ad Ostia. Cittadini, runner e ciclisti non aspettavano altro. Doveva essere il giorno delle riaperture delle pinete di Castel Fusano e delle Acque Rosse entrambe scenari di numerosi incendi durante l'estate, ed entrambe chiuse della sindaca Virginia Raggi per permettere i lavori di ripristino. 

Una ordinanza, quella firmata lo scorso luglio, valida fino al 31 ottobre. Una misura drastica ma necessaria, dato che, come scritto nel provvedimento "durante le operazioni di spegnimento degli incendi si è riscontrata la presenza di numerose persone, talora non impegnate nelle operazioni di servizio, che hanno continuato a frequentare le aree immediatamente limitrofe agli incendi, a piedi e in bicicletta, determinando situazioni di insicurezza per gli stessi e rallentamenti delle attività al personale impegnato nelle operazioni di spegnimento".

Problema doppio, dunque: rischio per le persone e intralcio al lavoro degli addetti. A controllare il tutto Polizia Locale, Forze Armate, Protezione Civile, Forestale e Servizio Giardini, multando chi non restava nei limiti indicati dall'ordinanza del Campidoglio. Un incubo, per chi ama le aree verdi di Ostia, che sarebbe dovuto finire proprio la notte di Halloween

Ed invece il divieto, a sorpresa, continua. Le operazioni di ripristino di Castel Fusano e Acque Rosse, che sarebbero dovute finire ieri, dureranno ancora almeno per altri tre mesi. E' questa la sintesi della nuova ordinanza, la numero 147, firmata proprio ieri dalla sindaca di Roma Virginia Raggi che prevede il divieto di accesso per i pedoni ed i veicoli nelle aree interessate fino al 31 gennaio 2018.  

Pineta di Ostia chiusa fino al 31 gennaio 2018

Lo speciale sulle elezioni nel X Municipio

Il provvedimento, si legge in una nota del Campidoglio, è finalizzato ad agevolare "le operazioni, ancora in corso, di riduzione del rischio e messa in sicurezza dell'area con il taglio di arbusti, abbattimento delle piante e pulizia delle aree interessate dall'incendio. Per questo permane la necessità di adottare ogni iniziativa utile alla tutela dell'incolumità pubblica".

Nel contempo si sta avviando "lo studio e la programmazione degli interventi di ricostituzione dell'ecosistema danneggiato" dal fuoco, sottolinea l'Amministrazione capitolina. Insomma chi va nelle pinete di Ostia rischia ancora, almeno fino a febbraio, una multa fino a 240 euro

Qui l'ordinanza completa

Davanti agli ingressi, però, oltre le transenne e il cartello con la vecchia ordinanza ormai scaduta non ci sono gli agenti della Polizia Locale o personale del Comune a vigilare. "Non sono stati capaci di fare quello che la città aspettava e rimandano ancora una vita i problemi", denuncia Andrea Bozzi Candidato Presidente al X Municipio delle Liste Civiche per l'Autonomia Ore e Un Sogno Comune che questa mattina, con una diretta Facebook, ha allertato la cittadinanza ancora ignara delle "novità". 

Gli interventi che in questi ultimi tre mesi e mezzo erano stati previsti dal Campidoglio a 5 Stelle comprendevano fra le altre cose l'aumento delle telecamere e dei sistemi antincendio, l'acquisto di nuovi mezzi e autobotti, l'incremento del personale del Servizio Giardini, più 30 manutentori del verde, ripristino della recinzione compromessa e nuove piantumazioni delle alberature.

"Chi vive nel X Municipio sa bene che, dopo un po' di circo iniziale, gli interventi previsti nell'ordinanza Raggi sono stati pari a zero con il risultato che, per forza di cose, il Campidoglio in fretta e furia è stato costretto a emanare questa nuova ordinanza. Solo ieri Raggi prende atto che i lavori di messa in sicurezza nelle due pinete di Ostia 'ancora non sono terminati e necessitano di tempi maggiori rispetto a quelli originariamente previsti'. - conclude Bozzi - Viene da chiedersi se e quando finalmente si potrà tornare a usufruire appieno della Pineta di Castel Fusano, ma soprattutto come la Raggi, pur considerando questo Municipio solo periferia, è intenzionata a porre rimedio a una situazione che, come in tante altre occasioni, ha dimostrato di essere assolutamente incapace di gestire".

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