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Stadio Ostiamare, i calciatori sono costretti a cambiarsi all'aperto: gli spogliatoi sono inagibili

Nello stadio Anco Marzio continuano le partite del campionato Eccellenza, ma senza tifosi e spogliatoi

Nello stadio Anco Marzio, l’impianto sportivo assegnato all’Ostiamare, non ci sono soltanto gli spalti ad essere off limits. Anche gli spogliatoi sono interdetti. Con il risultato che, chi continua a giocarvi, è costretto a cambiarsi all’aperto.

Uno stadio usato per il campionato di Eccellenza

Lo stadio di via Giovanni Amenduni non è chiuso. Le irregolarità riscontrate, che non hanno consentito dal febbraio 2022 di poter giocare a porte chiuse, non hanno comunque impedito l’utilizzo, senza tifosi dell’impianto. Per la nuova stagione l’Ostiamare ha deciso di allenarsi nella struttura dell’Aranova e di giocare le partite “in casa” a Ladispoli. Ma lo stadio Anco Marzio resta tutt’ora praticato da un’altra squadra: la Rodolfo Morandi calcio.

Calciatori da quest'anno senza spogliatoi

A differenza della formazione biancoviola del presidente Di Paolo, il Morandi non gioca in serie D. I suoi atleti, che dal 2009 frequentano lo stadio di via Amenduni, disputano infatti il campionato di Eccellenza. Ma sono costretti a farlo, da questa stagione, oltre che senza tifosi anche senza gli spogliatoi. Per loro ed, ovviamente, per la squadra ospita che ogni domenica devono incontrare. Perché dalla scorsa estate anche i locali adibiti ai calciatori, sono stati interdetti.

La vicenda dell'Anco Marzio raccontata dal presidente dell'Ostiamare

Il lavoro per ammodernare l'impianto

Per riaprire i cancelli dell’Ostiamare ai tifosi, e gli spogliatoi ai giocatori, il presidente Di Paolo ha presentato un progetto al Campidoglio. Il patron biancoviola, subentrato alla precedente proprietà alla fine di gennaio del 2022, ha recentemente chiarito di aver intrapreso con il comune, dallo scorso 30 maggio, “un lavoro che ha portato alla redazione di un cronoprogramma di tre anni per ripristinare tutte le strutture oggetto di criticità e di riammodernamento dell' impianto stesso. Abbiamo sempre evidenziato però che nelle more di questo cronoprogramma bisognava intervenire con soluzioni che permettessero, nel frattempo, di rendere fruibile al pubblico l'impianto”.

Senza spogliatoio non solo in estate

Ma non ci sono soltanto i tifosi, a subire le conseguenze di una vicenda che è al vaglio della magistratura. Per le irregolarità pregresse ed anche per gli insulti e le minacce ricevute dall’assessore capitolino allo sport, che ha dichiarato di aver presentato denuncia in Procura. Le limitazioni dell’Anco Marzio sono pagate anche dai calciatori del Morandi e degli avversari che incontrano nel campionato di Eccellenza, che sono costretti a cambiarsi all’aperto. Una situazione che, col finire della bella stagione, potrebbe diventare complicata da gestire.


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