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Ostia: il sistema fognario è al collasso

Quando piove ad Ostia le strade diventano torrenti e le fogne straripano. Il Coordinamento dei Comitati di Quartiere promette battaglia

Ostia, vento e pioggia mettono la città nel caos. Strade trasformate in torrenti,  rami che cadono sulla carreggiate, attici danneggiati, esondazioni dei piani terreni, straripamenti delle fogne, conseguente crisi del collegamento con Roma sulla Roma Lido e danni agli arredi urbani, questo il bilancio di questo inizio marzo all’insegna del maltempo.

I cittadini di Ostia sono in rivolta perché sostengono che la Città sia totalmente in balia del tempo e che l’Amministrazione che, da tempo, promette un rifacimento della rete fognaria, continui ad intervenire con soluzioni tampone che, alla lunga, danneggiano più che risolvere.

Il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Ostia ha inviato una lettera al Parlamentino Lidense, nella quale si chiede con improrogabile urgenza, l’intervento di manutenzione al sistema fognario che è il principale motivo degli allagamenti delle strade e degli appartamenti.

Nella lettera si chiede un immediato progetto che ristrutturi interamente la rete di smaltimento delle acque.

Il Presidente della Commissione, Amerigo Olive, è intervenuto al riguardo sostenendo che, purtroppo, ciò che compete al Parlamentino Lidense è stato fatto, ma che gli interventi di questa portata spettano al Comune di Roma: “La nostra Amministrazione – precisa Olive – ha ben chiarito quali sono i problemi strutturali di Ostia. Non a caso abbiamo sollecitato moltissimo Roma affinché si cominciassero gli interventi di rifacimento delle strade che, sono in atto, già adesso, ad Ostia Antica e ad Acilia. Noi abbiamo già segnalato ed inviato un piano strategico all’Amministrazione Capitolina per quegli indispensabili interventi di riprogettazione della rete fognaria, ma non è di nostra competenza dare l’ok. Inoltre l’approvazione di lavori pubblici passa da molte lungaggini che, purtroppo, non possono essere abbattute, quali la scelta tra vari progetti, l’assegnazione degli appalti, la scelta del periodo più adatto. Noi capiamo i cittadini e se ci fosse una procedura diversa, saremmo i primi a volerla attuare, però dobbiamo attenerci alle regole, anche per agire, come abbiamo sempre fatto, bene e senza procedure avventate. Personalmente ho già inoltrato un sollecito. Di più, al momento, non si può fare”.
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