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Ostia, via l'asfalto dalla radici: "Così valorizziamo il nostro patrimonio arboreo"

Muretti perimetrali e nuove tazze alberate per far respirare gli alberi

Il ricorso alle griglie metalliche, intorno ai tronchi, è già stato bandito dal municipio X. Ora, l’amministrazione Falconi, è al lavoro per rimuovere anche l’asfalto che soffoca le radici degli alberi.

“In questi giorni stiamo realizzando piccoli interventi di manutenzione ordinaria, a partire da alcune aree e marciapiedi ammalorati, riservando una particolare attenzione alla delimitazione delle "tazze" che ospitano le alberature stradali” ha premesso Guglielmo Calcerano, l’assessore municipale ai lavori pubblici ed al patrimonio.

Un albero dalla chioma monumentale

Le operazioni, volute dall’ente di prossimità, si stanno concentrando soprattutto nella zona di Ostia levante. E’ lì, in via Oletta, che si trova ad esempio un esemplare con una chioma imponente. “E’ un bellissimo albero di fitolacca, originario delle Pampas argentine. L’intervento era stato richiesto anche da un atto votato lo scorso dicembre in consiglio. Ora abbiamo provveduto a liberarlo dall’asfalto, delimitando l’area con un muretto”. L’esemplare, così maestoso, potrebbe essere insignito del titolo di “albero monumentale”. Un riconoscimento attribuito a sughere, farnie, frassini e farnetti che già si trovano nel municipio X, ma quasi sempre all’interno della tenuta di Castelporziano.

Le radici liberate dall'asfalto

Non c’è ovviamente solo l’albero di fitolacca tra quelli su cui, il municipio, sta destinando le proprie attenzioni. “Sempre in questi giorni, nella vicina via Borsari – ha aggiunto l’assessore Calcerano – abbiamo sistemato i marciapiedi e le tazze di specie più umili, ma sicuramente ugualmente importanti come le robinie”. Con le radici liberate dall’asfalto, non rischieranno più di soffocare e le loro foglie, attraverso la fotosintesi, potranno contribuire a generare ossigeno per molti mesi all'anno.

Gli alberi monumentali a Roma nel censimento del 2018

“E’ importante lavorare su progetti di forestazione ma è altrettanto importante non dimenticare di prendersi cura degli alberi esistenti. Perché – ha concluso Calcerano – alle volte bastano dei piccoli interventi, come quelli che stiamo realizzando, per preservare e valorizzare il patrimonio forestale esistente, con tutti i benefici che ciò comporta sul piano del contrasto al cambiamento climatico”.


 

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