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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ostia, scuole occupate: professori e studenti si dividono anche su facebook

Il Cobas dell'Asl Rm/D sostiene gli studenti del XIII Municipio. Gli insegnanti dei licei lidensi attualmente occupati si sono dati appuntamento per protestare contro le 24 ore di lezione

Continua la mobilitazione degli studenti di Ostia e dintorni. Le scuole occupate sono sette: Anco Marzio, Enriques, Labriola, Faraday, Toscanelli, Magellano, Carlo Urbani di Acilia. Da una parte gli studenti 'occupanti', dall'altra i professori, in mezzo gli studenti che rivendicano il loro diritto allo studio. I docenti si sono incontrati ancora in piazza Anco Marzio, per l'ormai consueta manifestazione sulla 'Correzione dei compiti in strada'.

La spaccatura tra 'occupanti' e professori sembra insanabile. Mariella Arcamone, docente del liceo Anco Marzio, ai microni di 'OstiaTV' siega: "Avremmo potuto condividere i contenuti di questa protesta, ma non le modalità. Dissentiamo sulla loro forma illegale di protesta". Modi diversi di manifestare un comune disagio.  L'assessore ai servizi sociali Lodovico Pace risponde che il XIII Municipio farà "tutte le prossioni possibili e immaginabili sulla provincia di Roma per il problema degli spazi sulle scuole superiori. Abbiamo fatto diverse sollecitazioni al presidente Zingaretti".
 
Una situazione delicata. Silvia, su Facebook sul gruppo 'Gruppo studio davanti l'alberello', scrive il suo disagio: "Ieri con altri compagni sono entrata a scuola e di conseguenza i prof hanno segnato gli altri come assenti quindi finita l'occupazione dovranno portare la giustificazione, mentre se ieri della nostra classe non entrava nessuno i prof non avrebbero potuto fare l'appello e quindi nessuno sarebbe stato obbligato poi a giustificare l'assenza. Così i miei compagni per venire incontro anche a noi che vogliamo studiare hanno proposto di prenderci domani (oggi ndr) un'aula tutta per noi, ripassando insieme. Però io la vedo come una fregatura perchè se noi entriamo in una scuola occupata con la scusa del ripassare insieme alla fine occupano anche quelli che sono contrari a questo tipo di protesta. La succursale è aperta e ci sono le lezioni ma se ad andare sono solo io non so se mi conviene mettermi contro tutta la classe, è tutta una questione di assenze. Mi hanno detto 'se tu vai i prof faranno l'appello e noi risulteremo assenti quindi è meglio se resti a casa'".
 
Gli occupanti e le occupanti del liceo però rispondono: "Dal primo giorno di occupazione (30 Ottobre ndr) ci siamo organizzati in gruppi di servizio d’ordine, servizio di pulizia e altri compartimenti atti a garantire e la sicurezza di ogni singolo studente e quella della struttura e le attrezzature scolastiche. Questo è stato possibile solo grazie alla forte volontà collettiva degli studenti ad attuare un occupazione non violenta e non inconcludente, coesa alle singole proteste degli altri licei e istituti superiori ostiense e non, contro DDL Aprea\Profumo. Circa il problema della sospensione dell’attività didattica, ci rendiamo conto del disagio creato che potrebbe andare anche a nostro svantaggio, tuttavia, ritenendo che il gioco valga ancora la candela, stiamo ovviando a tale problema, anche se solo in parte, creando gruppi di studio e aprendo l’accesso ad alcuni piani con aule adibite a sale di studio".
 
Il Cobas dell’Asl Rm/D esprime "sostegno e solidarietà ai giovani studenti e agli insegnanti  delle scuole del XIII Municipio che in questi giorni sono in lotta per rifiutare e respingere il 'modello aziendalistico' che si vuol affermare attraverso il Ddl Aprea che rappresenterebbe un ulteriore attacco ad una scuola democratica, laica, plurale e uguale per tutte/i e il definitivo smantellamento dell'Istruzione Pubblica, in un momento in cui le misure di “rigore” imposte dai governi continuano a scaricare i costi della crisi sulle fasce sociali più deboli e indifese". 
 
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