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Martedì, 16 Aprile 2024
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Ostia: mensa e dormitorio Caritas a rischio chiusura, i parroci si appellano a Raggi

I parroci: "Il Comune non ha offerto alcuna alternativa e non finanzia da più di un anno né la mensa, né il centro di ascolto e né il dormitorio"

La mensa Caritas di Ostia rischia la chiusura. La più di 200 persone che ogni giorno mangiano lì e le 60 che utilizzano ogni notte il dormitorio annesso rischiano adesso di veder annullato o ridimensionato il servizio. I 20mila euro al mese che finora servono per garantirne la funzionalità sono state interamente coperte dalla Chiesa di Roma, ma ora i soldi mancano. I locali, ospitato nei locali dell'ex colonia marina Vittorio Emanuele di proprietà del Comune, non sono a norma e così da circa un anno la Caritas di Ostia non riceve i finanziamenti del municipio di Roma. Perciò otto parroci del litorale hanno lanciato un appello alla Sindaca Virginia Raggi ed a tutto il Comune di Roma per risolvere la questione. 

"Il Comune non ha offerto alcuna alternativa"

Il documento, sottoscritto dai parroci che guidano le otto comunità del litorale di Sant'Agostino, Santa Monica, Sant'Aurea, San Nicola di Bari, Santa Maria Regina Pacis, Santa Maria Stella Maris, Nostra Signora di Bonaria, San Vincenzo de' Paoli, è stato affisso in tutte le chiese ed è stato distribuito ai fedeli domenica 11 febbraio.

"Il Comune di Roma – scrivono i parroci – non finanzia da più di un anno né la mensa, né il centro di ascolto e né il dormitorio". "Finora – spiegano - il Comune non ha offerto alcuna alternativa pubblica valida per spostare i tre servizi all'interno di Ostia, in altra struttura idonea o adattabile, nonostante si tratti di un servizio sociale in cui la Caritas fornisce solo supplenza a servizi sociali che dovrebbe essere a carico della Pubblica amministrazione".

I soldi cominciano a scarseggiare

Nella lettera viene evidenziato come le spese che da un anno sono state sostenute per continuare il funzionamento dei centri "ammontano a circa 20mila euro al mese e finora sono state interamente garantite dalla Chiesa di Roma che, anche attraverso le parrocchie, garantisce la presenza di volontari". Avvertono però i parroci che "non si sa fino a quando questa spesa potrà essere sostenuta" e che, quindi, "l'alternativa non potrà che essere la chiusura di tali servizi, con gravi ripercussioni per le urgenze del territorio ostiense, già così disagiato da anni".

L'appello delle comunità parrocchiali si conclude dicendo che "dopo tanti mesi di inutili tentativi di trovare una soluzione accettabile e vista l'apparente e continua indifferenza dell’amministrazione comunale per le estreme povertà del territorio, è giusto che tutti siano messi al corrente della cosa".

Il Pd: "Il Comune trovi soluzioni idonee"

A sostenere l'appello dei parroci di Ostia anche il Partito Democratico. "Nonostante gli appelli e le proposte alternative, la Caritas non ha ancora ricevuto una risposta dal Comune. Riteniamo sia un atteggiamento inqualificabile, che svilisce le istituzioni e mortifica il mondo del volontariato. - sottolineano in una nota congiunta  Luigina Di Liegro, Giovanni Zannola (PD Roma) e Leonardo Di Matteo (PD X Municipio) - Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha protocollato una mozione che impegna la Presidente del X Municipio a ricercare una soluzione condivisa. L'ex-colonia marina è stata donata al Campidoglio per scopi sociali e la sua vocazione non può essere intaccata. Se al momento risulta non conforme agli standard di sicurezza, il Comune si adoperi per individuare delle strutture idonee".

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