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Ostia, Marevivo: si conclude il progetto Riversea presso l'Istituto Fanelli Marini

Il 22 maggio una giuria di esperti valuterà i lavori delle 11 classi che hanno partecipato al concorso 'Il mare che vorrei' e la Scuola vincitrice sarà premiata

Quest'oggi si conclude il progetto Riversea presso l'Istituto Fanelli Marini di Ostia Antica. "Abbiamo parlato dell'acqua - spiega Moroso, collaboratrice di Marevivo - un bene senza il quale non esisterebbe la vita. Io insieme a Gerardina Santese, la mia compagna di viaggio, abbiamo cercato di far capire quanto è importante per noi l'acqua quotidianamente. Il nostro pianeta viene definito 'Pianeta blu' e lo abbiamo dimostrato in aula ai ragazzi giocando con il mondo, ovvero: con l'ausilio di un mappamondo gonfiabile, abbiamo chiesto ai ragazzi di lanciarsi la palla a vicenda". 

Una volta presa la palla, i ragazzi hanno osservato come il dito indice sulla sfera tocca quasi sempre acqua e non terra. Lo scopo è stato quello di far toccare con mano, nel vero senso della parola, che il pianeta è ricoperto per il 70% di acqua e il rimanente 30% è occupato dalle terre emerse. Approfondito anche il concetto che solo il 2,5% del totale è acqua dolce, mentre il 97,5% è acqua salata. Questo significa che l'acqua che possiamo utilizzare è limitata e necessita di un uso accurato, razionale e rispettoso. Un focus è stato dedicato all'Italia: le regioni del Nord possono godere di risorse abbondanti e regolarmente disponibili, mentre al Sud tale disponibilità è ridotta (Sicilia, Sardegna,Puglia coprono appena il 10-20% del fabbisogno idrico).
 
Un altro gioco per sensibilizzare e stimolare la creatività dei ragazzi, è stato quello di "quanta acqua occorre per produrre cibo". Ai ragazzi sono state mostrate le immagini di alcuni cibi e bevande. E' stimato che "beviamo" circa 3496 litri di acqua ogni giorno. Com'è possibile? Semplice. Abbiamo spiegato il concetto di "acqua virtuale", ovvero la quantità d'acqua necessaria per la produzione di un determinato bene di consumo (dal cibo ai processi industriali di produzione) e tutto è stato più semplice da capire. Se non c'è acqua, non si produce neanche il cibo. 

Marevivo: si conclude il progetto Riversea presso Ostia Antica

La parte finale è stata dedicata ad alcuni accorgimenti che ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare per far sì che l'acqua non venga sprecata. Ricordando sempre che l'acqua è una risorsa finita, non rinnovabile e che scarseggia in molti paesi.

Alla fine i ragazzi hanno compilato un breve questionario di gradimento a seguito delle lezioni che si sono svolte in aula. L'obiettivo è quello di capire cosa ai ragazzi è piaciuto di più, cosa li affascina, quali tematiche sono state recepite meglio rispetto ad altre, per continuare a migliorare insieme, aiutandoci l'uno con l'altro. La lezione si è conclusa con una bella foto di gruppo.

Ora viene il bello: il 22 maggio una giuria di esperti valuterà i lavori delle 11 classi che hanno partecipato al concorso 'Il mare che vorrei' e la Scuola vincitrice sarà premiata con un Ipad. E non è finita qui: subito dopo, il team di Marevivo insieme all'Istituto vincitore, saranno ospiti nel programma televisivo Geo e Geo sulle reti RAI. 

"Un'esperienza indimenticabile - commenta Moroso - ogni volta che lavoro con i ragazzi c'è sempre da imparare. Spero di poter estendere questo bellissimo progetto anche alle altre Scuole del X (ex XIII) Municipio. Dobbiamo far emergere e valorizzare i progetti come questi, che sono importanti, anche e soprattutto perché sono legati al mare, che calzano a pennello per il nostro territorio, che ben si presta al progetto Riversea. E' decisamente più facile sensibilizzare i ragazzi che vivono la realtà del mare, quotidianamente, rispetto a chi è abituato a vederlo e viverlo solo d'estate. Speriamo quindi, in un tuffo nel blu anche il prossimo anno".

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