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Premio a Licio Gelli: i cittadini di Ostia protestano contro Vizzani

Ad assegnare il premio l'associazione “Anco Marzio”, ma le associazioni protestano contro il fatto che il presidente del XIII municipio abbia presentato il premio ad un “nemico dello Stato” in aula consiliare

No a Licio Gelli. Un no senza mezzi termini e profondamente indignato con quelle istituzioni che hanno presentato all'interno della sala consiliare del XIII municipio il Premio Città di Ostia, quest'anno conferito al “Venerabile” capo della loggia massonica P2. I cittadini del XIII municipio sono in rivoltà da qualche giorno, tanto che, secondo alcune indiscrezioni il premio potrebbe essere ritirato del tutto. Gelli intanto ha già fatto sapere con un telegramma al presidente dell'associazione “Anco Marzio” che non parteciperà alla premiazione.

I FATTI
L'associazione culturale “Anco Marzio”, attiva e conosciuta nel territorio di Ostia e dintorni, ha deciso di assegnare, nell'ambito del premio città di Ostia che organizza ogni anno, un riconoscimento a Licio Gelli, capo della Loggia Massonica P2 e condannato con sentenza definitiva per i seguenti reati: procacciamento di notizie contenenti segreti di Stato; calunnia nei confronti dei magistrati milanesi Colombo, Turone e Viola; calunnia aggravata dalla finalità di terrorismo per aver tentato di depistare le indagini sulla strage alla stazione di Bologna, vicenda per cui è stato condannato a 10 anni; bancarotta fraudolenta (Banco Ambrosiano).

L'assegnazione del premio è legato all'attività di poeta di Gelli ed in particolare al suo “Dizionario poetico”.

LE PROTESTE
Le proteste sono esplose subito tra le associazioni del municipio, ma hanno raggiunto il loro culmine nel corso della presentazione del premio nella sala consiliare del municipio alla presenza del presidente del municipio Giacomo Vizzani. Proprio l'avallo delle istituzioni ha mandato su tutte le furie le associazioni. Ci spiega Paula De Jesus, vice presidente dell'associazione Entroterra 13: “Non è ammissabile che l'assegnazione di un premio ad un nemico dello Stato, quale Gelli è, venga avallata, presentata e sostenuta all'interno di un'istituzione dello Stato quale il municipio dovrebbe essere. Le nostre proteste sono proprio contro questo aspetto. L'associazione “Anco Marzio” il premio può darlo a chi vuole, ma le istituzioni non possono assolutamente sostenere il premio ad un nemico dello Stato”. In attesa di capire se il premio verrà ritirato o meno, le associazioni si sono date appuntamento per domani alle 18 per una riunione presso l'Affabulazione. In cantiere una fiaccolata di protesta.

LA DIFESA DELL'ASSOCIAZIONE ANCO MARZIO
Il presidente dell'associazione Anco Marzio Tonino Colloca affida la difesa della sua associazione ad una nota. In particolare spiega, rispondendo alle critiche di Angelo Bonelli dei Verdi, il perchè del premio: “ Licio Gelli nel 1996 è stato candidato al Premio Nobel per la letteratura. Candidatura, questa espressa da varie nazioni, tra cui l’Unione Sovietica. Solo per curiosità, nel 2003, un uomo di immensa cultura, come l’attore Arnoldo Foà (di cui tutti conosciamo le idee politiche), non ha avuto nessun problema a leggere le poesie di Licio Gelli. Infine, ribadisco che la Giunta Veltroni non ha avuto problemi ad elargire, nelle passate edizioni, un piccolo riconoscimento economico a questa manifestazione, aperta e trasversale alle vicende politiche”.

Colloca ha ricordato inoltre come né il Comune, né il municipio abbiano finanziato il premio.

LA DIFESA DEL MUNICIPIO

Inviperito è apparso invece il presidente del XIII municipio Giacomo Vizzani che ha risposto alle dure accuse delle associazioni: “Troppe le polemiche che ruotano intorno a questa storia. La realtà è che stiamo presentando un premio letterario che ha sempre avuto i giusti onori. Non entro nel merito del premio, ma sono felice che l’associazione Anco Marzio presenti il premio qui, poiché la sala non è mai stata negata a nessuno”. Dopo il suo breve intervento, il presidente Vizzani ha scelto di andare via, furibondo, salutando i contestatori con uno: “State bene”.
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