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Ostia Ostia / Via Costanzo Casana

Le buche di Ostia finiscono in Procura: "Omessa manutenzione stradale"

E' il Codacons a presentare l'esposto in cui chiede all'autorità competente di "espletare tutti i controlli necessari"

Le buche di Ostia finiscono in Procura. E' l'effetto di un esposto che il Codacons ha depositato presso la Procura della Repubblica di Roma. "Abbiamo chiesto alla magistratura di aprire una inchiesta alla luce di possibili reati che riguardano prima di tutto la sicurezza dei trasporti – spiega il vicepresidente del Codacons Giovanni Pignoloni – Da mesi riceviamo le segnalazioni oramai quotidiane dei residenti circa la presenza di buche e voragini sull’asfalto, sfociate addirittura in una raccolta di firme da parte degli abitanti di Via Costanzo Casana, Via Zotti e Via Zambrini. Nonostante i numerosi appelli dei cittadini nulla è stato fatto per porre rimedio allo stato disastroso delle strade, motivo per cui abbiamo deciso di rivolgerci alla Procura".

Nell’esposto il Codacons scrive:

"la grave situazione di degrado e di  pericolosità del manto stradale nel X municipio costituisce, da tempo, un problema di intensità e pericolosità indubbia con serie e dirette conseguenze e danni per tutta la collettività. Ci sono quelle a spina, quelle profonde, quelle che sembrano un'impronta e quelle che assomigliano a una duna, quelle a canale e quelle a voragine, quelle a crepa e quelle a fessura, quelle un po' sul marciapiede e un po' sullo stradone e quelle così larghe che non si capisce più dove finiscono. Pertanto si chiede che l’Autorità procedente voglia predisporre tutti i controlli necessari per accertare e verificare la rispondenza alla realtà dei fatti in merito alla grave situazione di degrado e di  pericolosità del manto stradale nel comune di Roma, nello specifico ad OSTIA NEL X MUNICIPIO, potendosi sollevare dubbi sull’omessa manutenzione stradale, sulla qualità dei lavori svolti in tema di rifacimento del manto stradale, sui comportamenti discutibili delle imprese, sospetti di inefficienza sui controlli degli enti e sui collaudi delle opere, se all'interno del Comune Di Roma venga utilizzato uno standard di riferimento unico per la composizione del materiale steso sulle strade e se venga rispettato dalle ditte che eseguono i lavori di manutenzione, oltre che a verificare se il X Municipio si attenga a tali direttive e se gli appalti vengano assegnati nel rispetto delle procedure, se vi siano omessi interventi in tema di tutela e garanzia della sicurezza stradale e dunque il  configurarsi di diverse responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti a carico di Roma Capitale e del X Municipio e di tutti coloro che risulteranno responsabili, soggetti istituzionali e/o pubblici e/o privati, per il reato ex art. 323 c.p., 328 c.p., attentato alla sicurezza stradale, pericolo per la sicurezza e l’incolumità’ pubblica, art. 432 c.p. attentati alla sicurezza dei trasporti, il reato ex art. 635 c.p. danneggiamento, utilizzo illecito di fondi pubblici, truffa aggravata ex art. 640 bis c.p associazione a delinquere, art. 40 del codice penale che afferma: “non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo, concorso nei suddetti reati e concorso per tutti gli incidenti che dovessero verificarsi a causa del protrarsi di un intervento risolutivo, omesso controllo e vigilanza, violazione dell’art. 32 della Costituzione, danno all’ambiente urbano e violazione dell’art. 9 Costituzione, lesioni colpose ex art. 590 c.p. concorso in lesioni colpose".
 

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