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VIDEO | Elezioni municipio X: intervista a Mario Falconi, candidato presidente del centrosinistra

Maggiore accessibilità alle spiagge, valorizzazione e cura del verde, più poteri ai Municipi per gestire il territorio: le proposte di Mario Falconi per il Decimo Municipio

È Mario Falconi, medico di famiglia e cardiologo che da anni vive e lavora a Ostia, a correre alle elezioni amministrative del 3-4 ottobre come candidato presidente nel Municipio X.

Falconi è il candidato presidente della coalizione di centrosinistra, ed è sostenuto da Pd, Europa Verde Ecologista, Roma Futura, Sinistra Civica Ecologista, Demos e Civica Gualtieri Sindaco. Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, segretario nazionale della FIMMG, vice presidente vicario dell’Enpam e attualmente presidente del Tribunale dei Diritti e dei Doveri del Medico, Falconi si candida, spiega, “per l'amore per questo territorio, al quale sono profondamente legato, e per fare quello che l’amministrazione precedente non ha fatto”. Con lui abbiamo discusso dei temi e delle criticità principali del Decimo Municipio, e del suo programma elettorale: ecco cosa ha raccontato a Roma Today.

Ormai terminata la stagione balneare si può fare un bilancio sulle spiagge. Diverse le criticità emerse, in primis per quanto riguarda bagnini e sorveglianza, garantita full time solo nei mesi estivi ma anche chioschi e gestione generale dei tratti comunali. Quali iniziative vanno adottate, secondo lei, per gestire e valorizzare i tratti di competenza del Municipio/Comune?

Le spiagge saranno uno dei temi cui dedicherò più attenzione. Abbiamo 18 km di costa, tanti stabilimenti e spiagge libere che non sono attrezzate come dovrebbero. In questo periodo, per esempio, i bagnini sorvegliano le spiagge solo nel fine settimane, il che significa che se qualcuno dovesse stare male nel mese di settembre durante la settimana nessuno lo soccorrerebbe. Vogliamo dare più opportunità ai cittadini, non solo a quelli che vanno negli stabilimenti. Vogliamo fornire più attrezzature, non solo la ciclabile, ma anche passerelle di accesso, che non ci sono, per i portatori di dsaibilittà, e in generale fornire maggiore accoglienza.

Dagli Scavi di Ostia Antica alla riserva di Castel Fusano, Ostia non è solo mare. Quale strategia andrebbe adottata per valorizzare il patrimonio storico e culturale del Decimo, e andare oltre il  concetto del “Ostia mare di Roma”?

Io abito a ridosso della Pineta di Castel Fusano e ho rischiato anche che si incendiasse la mia casa. Siamo stati abbandonati in questi anni da diversi punti di vista, serve sicuramente più attenzione al verde, Inoltre abbiamo un patrimonio archeologico che se lo avesse Macron, la Merkel o qualsiasi altro capo di Stato europeo verrebbe valorizzato in maniera eclatante, noi non abbiamo praticamente gestione. Questo va cambiato.

Turisti e visitatori a Ostia devono arrivare, eppure la situazione trasporti è critica e molto difficile anche per i pendolari. Come inserirsi nell’ambito della questione Roma-Lido, e come sopperire alla scarsità di collegamenti con il centro?

Il progetto già c’è, io ho fatto il pendolare per una vita da Ostia all'ospedale San Giovanni e capisco il disagio profondo di molti pendolari. Togliere a chi già lavora e fa un lavoro pesante ore e giorni di vita perché non c’è un trasporto celere è un grande disagio. Il progetto della MetroMare va benissimo, ma purtroppo sulla Roma-Lido si sono accumulati ritardi di anni e criticità, basti pensare al blocco dei treni perché poco sicuri da parte dell’authority europea. Questi ritardi vanno recuperati velocemente.

Parlando di trasporti, altra criticità di competenza strettamente municipale sono le strade, devastate da buche e radici e anche pericolose, tanto che sono più di 100 quelle che hanno cartellonistica con limiti abbassati. Un tema che si collega anche a quello del decoro e della pulizia. Come si inseriscono nel suo programma?

Le strade sono l’ennesima prova della non gestione di un territorio. Se metti il limite a 30 km all'ora vuol dire che non sei riuscito a sistemare le buche e in generrale le strade, e vuoi toglierti responsabilità. Abbiamo un piano, sempre che si abbia più poteri per i Municipi, perché così come sono concepiti oggi andavano bene forse nell’Ottocento.

Autonomia, città metropolitana o decentramento amministrativo. Qual è la chiave per il rilancio territorio?

Il distaccamento è la più grossa stupidaggine che si possa pensare, Roma è una delle poche Capitali europee che ha affaccio sulla Capitale. Bisogna cambiare l’assetto istituzionale, però, perché Roma non può essere governata da Municipi che hanno pochissimi poteri. Ho chiesto a Gualtieri e a tutto il centrosinistra di lavorare affinché Roma diventi Città-Regione, il sistema va cambiato completamente, e se qualcuno non pensa di essere in grado vada a copiare Parigi, Barcellona o qualsiasi altra capitale europea per rendersi conto di cosa si sta sbagliando.

Chi è Mario Falconi, candidato presidente per il centrosinistra

(Riprese e montaggio di Simone Massaccesi)

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