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Giovedì, 18 Aprile 2024
Ostia

Idroscalo di Ostia: emergenza case Sopralluoghi per scongiurare catastrofi

Continuano sopralluoghi tecnici all’Idroscalo di Ostia dove la situazione si è fatta insostenibile con dimore abusive sempre più degradate e situazioni igienico-sanitarie a dir poco fatiscenti

idroscalo_foto_sopralluogoAd aggravare ulteriormente le cose, le alluvioni dello scorso autunno che hanno reso inagibili decine e decine di abitazioni che si affacciano sul Tevere nel punto in cui il fiume raggiunge il mare. Al sopralluogo hanno preso parte l’assessore ai lavori pubblici Amerigo Olive, il vice presidente Renzo Pallotta e il presidente della commissione politiche abitative, Monica Picca, oltre che tecnici dell’Ufficio tecnico del tredicesimo municipio e gli uomini della polizia municipale.

Due le priorità della due giorni: definire una volta per tutte le singole situazioni di emergenza abitativa - molti nuclei familiari sono inseriti nelle graduatorie per l’ottenimento di una casa popolare - e scongiurare eventi catastrofici. “La situazione dell’Idroscalo - ha dichiarato il presidente della commissione politiche sociali, Monica Picca - è tanto grave da non poter essere descritta. Siamo al limite del vivere civile e, discorso a parte merita quello che riguarda i numerosi bambini che non è ipotizzabile far vivere in questo modo. Molti di loro sono malati di asma. Questa situazione - prosegue Monica Picca - esisteva già prima delle inondazioni ed è per questo motivo che il Comune di Roma deve affrontare e  rimuovere questa situazione. Da donna e da madre sono sconvolta per quanto ho avuto modo di vedere in questi giorni, per quanto ho verificato personalmente. Non è possibile vivere così”.

All’Idroscalo di Ostia qualche decennio fa erano solo casette di pescatori poi la situazione è degenerata e si è costruito a dismisura e lungo il margine del fiume, fino ad arrivare alla situazione esplosiva di oggi: un agglomerato di case e immondizia. In poche parole, come peraltro affermato anche la scorsa settimana in conferenza stampa dal presidente Vizzani “bisogna dire una volta per tutte stop alle irregolarità nell’ambito dell’emergenza abitativa”.

Ed è proprio a seguito delle inondazioni che si è provveduto ad accelerare il discorso Idroscalo, peraltro già in programma al momento dell’insediamento della giunta Vizzani e dalle verifiche, dai riscontri incrociati e dai precedenti sopralluoghi, è emerso un quadro a dir poco sconvolgente. “Irregolarità gravissime - ha detto il presidente Giacomo Vizzani – in quanto delle 18 famiglie spostate in alloggi provvisori dopo le alluvioni, solo tre sono effettivamente in regola con la normativa della graduatoria per gli alloggi di edilizia popolare”.

Le indagini incrociate in effetti hanno evidenziato come ad esempio, una persona che ha fatto regolare domanda di assegnazione è intestataria di 30 autovetture, un altro ancora, di 7. Altri, pur avendo la residenza nelle dimore fatiscenti dell’Idroscalo, abitano di fatto in altre case. “Il Comune di Roma – aveva detto nei giorni scorsi il presidente Vizzani - ha pagato 50 euro al giorno, per tre mesi, a nucleo familiare, per garantire un alloggio e non è ammissibile che lo abbia fatto per persone che non hanno alcun diritto. Basta con questo malcostume e se prima era una prassi, adesso è arrivato il momento di dire stop all’illegalità che oltretutto penalizza chi è realmente nel disagio abitativo”.
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