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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cupole in bamboo per affrontare l'estate del coronavirus: la risposta romana alle gabbie in plexiglass

L'architetto Campi a RomaToday: "Abbiamo pensato per la zona protetta ad una forma semplice a cupola. Una forma che si assembla facilmente con moduli triangolari"

Cupole di bamboo, o alluminio, con moduli triangolari. A coprire gli spazi tessuti leggeri e resistenti, come quelli degli ombrelloni. Le gabbie in plexiglass non piacciono a nessuno e così un gruppo di architetti romani ha pensato ad una alternativa, una risposta "meno impattante e più sostenibile".

La squadra, composta da Lucia Catenacci, Valerio Campi e Massimiliano Brugia fa parte dello studio Obicua Architettura e, insieme all'architetto greco Sofia Tsagadopoulou, hanno disegnato un progetto più in linea con il concetto di lido balneare.

"Ci è venuto in mente pensando all'idea di campeggio", spiega a RomaToday Valerio Campi. Questo perché i box in plexiglass disegnati da un'azienda modenese non convincono né i cittadini, né i balneari che hanno manifestato più di una perplessità a riguardo.

Le motivazioni sono diverse: dalla poca salubrità, fino alle difficoltà logistiche che diversi imprenditori del mare hanno sottolineato. Difficoltà che nel progetto degli architetti romani che la nostra redazione ha potuto visionare, sarebbero superate con una serie di accorgimenti. 

"L'idea di base nasce dal concetto di rispetto delle distanze di sicurezza ma cercando di mantenere quel senso di libertà che i bagnanti ricercano in una giornata da passare in spiaggia", spiega l'architetto Campi illustrando il progetto: "Abbiamo pensato per la zona protetta ad una forma semplice a cupola, che si assembla facilmente con moduli triangolari ed è per sua stessa forma autoportante. I materiali utilizzati sono bamboo e alluminio. Per la copertura, poi, tessuti leggeri, resistenti e facilmente trasportabili il che permette la variazione della forma da sistemare sull'arenile come meglio si crede. Inoltre, posizionando le cupole in obbliquo si potrà vedere il mare, creando così corridoi ed evitando anche gli assembramenti".

Cupole spiagge (2)-3

"Vedendo quelle gabbie in plexiglass, ci è venuto in mente di creare una struttura più friendly. Come se fosse una tenda da campeggio più strutturata", spiega.

Ma quanto sono grosse queste cupole? "Sono 5 metri x 5 metri, semi private. Una famiglia può starci comodamente". La privacy, poi, può essere variabile perché i triangoli di tessuto della cupola, potrebbero anche essere removibili. "Li possiamo immaginare come se fossero delle tende, come quelle di casa". 

L'estate dopo il coronavirus: spiagge libere "incontrollabili"

Lo studio Obicua già sta sondando il terreno, anche a livello pratico. "Approssimativamente il costo di realizzazione di una cupola sarà intorno ai 500 euro. Per costruirla ci vorranno pochi giorni, mentre gli imprenditori balneari che vorranno utilizzarla non devono aver timore del montaggio perché sarà facile e, soprattutto, stabile. L'idea è quella, appunto, di creare un luogo confortevole e non delle gabbie". 

Campi poi rivela: "Abbiamo anche pensato a delle cupole più accessoriate, anche con delle docce all'interno sempre per evitare poi il problema dell'affilamento. L'idea è quella di utilizzare delle vasche di acqua salata filtrata interne alle cupole, con delle docce che diffondono acqua marina".

Cupole spiagge (3)

Non è però tutto rosa è fiori. La disposizione obliqua come ha spiegato sempre Campi rispetta i 2 metri di distanza tra una cupola e l'altra, va a creare della aree protette e permette la vista al mare ma rischia di mangiare porzioni di stabilimento. Di certo, tuttavia, il progetto a cupola è più sostenibile di quello delle gabbie in plexiglass. Un campeggio in spiaggia? Ai tempi del coronavirus non è da escludere. 

Cupole spiagge (1)

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