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Ostia, estate a rischio: deserto il bando spiagge. Ex gestori in piazza

Se qualcosa non verrà fatto e presto le spiagge libere di Ostia passeranno un'estate in balia della spazzatura e del degrado. Gli ex gestori dei chioschi chiedono risposte al Prefetto Vulpiani

Spiagge libere abbandonate, rifiuti ovunque, bagni sporchi e chioschi chiusi. Nessun nuovo bando e nessuna proroga per gli ex affidatari. L'estate è vicina ma ad Ostia siamo ancora in alto mare. Ieri mattina, davanti la sede del X Municipio gestori e lavoratori delle spiagge libere attrezzate del lido e di Castelporziano si sono dati appuntamento per denunciare il fallimento del bando di affidamento degli arenili.

Ad oggi la stagione balneare, quanto meno, comincerà in ritardo. Molti lavoratori resteranno a casa, mentre le spiagge saranno prive di servizi. Anche il bando per assicurare il servizio di salvataggio a mare è andato deserto per gli appena 200mila euro promessi dal Campidoglio, contro i più di 300mila che dovrebbero servire. Insomma oltre ai varchi al mare, che negano l'accesso ai disabili, e il bando per bagnini e personale medico partito poche settimane fa, è la questione spiagge libere a tenere banco.

Sulla vicenda sono già intervenuti gli ex affidatari lanciando un appello disperato: "Ostia così muore. Lavoratori lasciati a casa, associazioni che organizzavano attività culturali e sociali sulle spiagge libere andranno altrove. La funzione sociale delle spiagge libere attrezzate è stata tradita. Noi non ci stiamo". 

Un grido d'allarme sostenuto anche da Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma: "Ostia non è pronta ad accogliere i bagnanti romani, che pure già a migliaia hanno affollato le spiagge col ritorno del sole. Dalla giunta Raggi non è arrivato alcun segnale di attenzione. Le spiagge libere sono abbandonate e versano in condizioni di degrado, i bagni e i chioschi sono chiusi, ma a fronte di questo non sono stati predisposti i bandi, ne una proroga per le concessioni agli ex affidatari". 

Ostia, spiagge libere abbandonate

"La funzione sociale del mare libero viene così a cadere provocando ingenti danni economici agli operatori e sottraendo uno spazio sociale ai turisti. Questi problemi sono provocati da un colpevole ritardo delle istituzioni di governo del territorio, a cominciare dal Municipio per il quale va recuperata al più presto la normalità democratica. La nostra solidarietà – conclude Fassina – va agli operatori che oggi hanno manifestato presso il X Municipio per sollecitare risposte. Chiediamo con una interrogazione alla Giunta Raggi di intervenire".

Dalla parte degli ex gestori anche Luca Marsella, responsabile di CasaPound nel X Municipio: "Siamo l'unica forza politica che ha il coraggio di fare opposizione al commissario prefettizio Vulpiani e non potevamo mancare oggi". "Noi siamo stati in prima linea - ha aggiunto Carlotta Chiaraluce, portavoce di CasaPound ad Ostia - ed abbiamo anche difeso fisicamente i gestori dei chioschi di Castelporziano dalle prepotenze della commissione prefettizia che mandava i vigili a fare sequestri senza nemmeno un pezzo di carta. Ci avviamo ad una stagione balneare dove Ostia sarà fortemente penalizzata da spiagge senza servizi, probabilmente senza bagnini, con punti ristoro e bagni chiusi, immondizia e assenza - ha concluso Chiaraluce - di qualsiasi sicurezza per i bagnanti".

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