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Ostia: dal Lungomuro a Lungobagno, scoppia la polemica contro il M5S

"Sciatteria e incompetenza, il M5S umilia Ostia" commentano in coro Pd, Forza Italia e CasaPound. I pentastellati, invece, affidano la loro difesa a Ferrara e spiegano la situazione con la delegata della sindaca Raggi

Dal Lungomuro al Lungobagno. Ostia si è svegliata con una serie di bagni chimici sulla passeggiata del Lungomare Duca degli Abruzzi. Cabine wc hanno, per così dire, catturato l'attenzione di residenti e turisti scatenando sui social la polemica. Tutti, partiti compresi, a puntare il dito contro la Commissione Straordinaria del X Municipio e, soprattutto, contro il Movimento 5 Stelle e la sindaca Virginia Raggi colpevoli, secondo gli accusatori, di aver "abbandonato Ostia". 

I bagni chimici sarebbero infatti una conseguenza creata dopo la mancata emanazione del bando triennale da parte del X Municipio per l'affidamento delle spiagge libere. Niente bando e dunque niente servizi igienici per chi si reca in spiaggia. E così la reazione dei cittadini di Ostia è immediata. Ad accendere la polemica Stefano Albertini, ex gestore della spiaggia libera attrezzata Happy Surf, che sui social ha postato l'immagine. 

Polemiche sui bagni chimici ad Ostia: i commenti

Immediato il fiume di commenti. "Cosa può mai pensare un turista?" si domanda qualcuno, mentre altri attaccano Raggi: "Alla Sindaca non frega nulla di Ostia ma si dovrebbe solo vergognarsi come mantiene il nostro litorale". "Le spiagge e il mare sono il tesoro di Roma, invece la politica sfrutta Ostia quando vuole e poi l'affossa". Fin qui le voci dei cittadini. Tante. La polemica sui social prende piede e il tam-tam tocca anche i politici. Locali e non. 

Forza Italia attacca: "I bagni pubblici sul lungomare sono la trovata geniale del M5S per il rilancio di Ostia. Squallore e degrado sono ormai le parole chiave di questa estate ostiense, i grillini si nascondono dietro il Commissariamento per nascondere la propria indifferenza nei confronti di questo territorio". Gli fanno eco i militanti di CasaPound che, dopo le ronde in spiaggia, puntano il dito anche sui bagni chimici: "E' l'ennesimo scempio evitabile quando sarebbe bastato riaprire i bagni già esistenti delle strutture chiuse per le quali, a causa dell'incapacità di commissari e M5S, nessun bando di affidamento è mai più stato fatto".

Immancabile, sulla vicenda, anche l'affondo del Partito Democratico. Il consigliere capitolino Marco Palumbo: "Sciatteria, incompetenza e scempi, M5S umilia Ostia. Altro che spot sul mare restituito ai romani, con i bagni chimici vista mare i ‘cinquestelle’ vorrebbero far rinascere Ostia e il litorale? Raggi &C. offendono i cittadini intelligenti del litorale romano. Dopo il lungo muro di Ostia levante ecco la sfilata delle latrine ad Ostia ponente". Poi i tweet polemici di dei consiglieri Giulio Pelonzi Orlando Corsetti e dell'ex consigliere del X Municipio dei dem Giovanni Zannola

Perché ci sono i wc chimici sul lungomare? La risposta del M5S

Il Movimento 5 Stelle, dal canto suo, non accusa il colpo e con il capogruppo capitolino Paolo Ferrara rimanda le accuse al mittente: "I due anni di Commissariamento tuttora in corso, quindi, rappresentano la logica conseguenza di tutto lo sfacelo prodotto dalla sciagurata e fallimentare gestione precedente. C'è totale mancanza di cognizione sull'argomento. Prima di parlare o scrivere a sproposito sarebbe auspicabile, onde evitare figuracce, informarsi. Dal canto nostro, stiamo programmando una futura gestione delle spiagge del litorale che si informi ai criteri della massima trasparenza e onestà. Debelleremo, con ogni mezzo, il clientelismo del passato e l’epoca degli 'amici degli amici' terminerà una volta per tutte".

Il perché della presenza dei bagni chimici sul lungomare di Ostia, tuttavia, lo spiega Giuliana di Pillo facendo una premessa: "Per quel che concerne il bando delle spiagge, scaduto il 31 dicembre 2016, alcune indagini della Procura e della Guardia di Finanza hanno portato alla luce una serie di situazioni tali da non poter consentire la proroga delle Convenzioni già in essere con i gestori, né l'indizione di un nuovo bando. Ad aggravare la situazione, vi è stato l'annullamento del bando precedente a seguito di alcune irregolarità e il gravissimo ritardo nel riconsegnarci le chiavi dei bagni e dei chioschi da parte di alcuni gestori".

"Una negligenza che non ha consentito al Municipio di poter procedere, tra le altre cose, a un adeguato controllo delle strutture e alla manutenzione dei bagni esistenti, in virtù delle tempistiche richieste dalla Capitaneria di Porto per ottenere le autorizzazioni ai lavori. I bagni, tra l'altro, sono stati restituiti in condizioni tali da non renderne possibile la fruizione da parte dell'utenza. - conclude Di Pillo - Tali inadempienze hanno costretto il Municipio ad adottare una soluzione temporanea necessaria a garantire gli indispensabili servizi igienici (uno per persone con disabilità) a cui i bagnanti delle spiagge libere hanno sacrosanto diritto".

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