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Ostia, presentata l'Associazione "Caduti di Guerra in Tempo di Pace

Toccante il momento delle testimonianze dei familiari caduti. Sul palco sono salite Annarita Lo Mastro, madre del Caporal Maggiore David Tobini, caduto nel luglio del 2011 e Rosa Papagna, madre del Caporal Maggiore Francesco Saverio Positano, caduto nel 2010

E' stata presentata ufficialmente ieri sera ad Ostia, l'Associazione "Caduti di Guerra in Tempo di Pace", che riunisce i familiari e gli amici dei militari italiani caduti in Afghanistan. L'evento, ospitato nell'ambito dello spazio culturale "Approdo alla Lettura"al Pontile, ha segnato la tappa finale del tour promozionale del libro "Storie Lontane. Racconti di Vita in Afghanistan", edizioni Dpc. A prendere parte alla serata, Paolo di Giannantonio (TG1), Duilio Giammaria (TG1), Fausto Biloslavo (Reporter di Guerra) e Andrea Angeli, Portavoce OnU.

Toccante il momento delle testimonianze dei familiari caduti. Sul palco sono salite due mamme: Annarita Lo Mastro, madre del Caporal Maggiore David Tobini, caduto nel luglio del 2011 a Bala Murghab e Rosa Papagna, madre del Caporal Maggiore Francesco Saverio Positano, caduto a Shindand nel 2010.

"L'associazione nasce con uno spirito di partecipazione e condivisione - ha commentato Annarita Lo Mastro, Presidente dell'Associazione Caduti di Guerra in Tempo di Pace - per poter affrontare il dolore. L'associazione è formata non solo dai familiari dei caduti, ma anche da tanti professionisti, giornalisti, avvocati, psicologi e commercialisti, che hanno deciso di darci una mano in questa missione, che noi dobbiamo portare avanti, proprio perché i nostri cari ne hanno lasciata in sospeso un’altra. Crediamo nell'unità, ma allo stesso modo nel coinvolgimento e, in questo percorso, abbiamo incontrato tante persone che la pensano come noi: che l'Afghanistan non può essere solo un problema di 51 famiglie".

"In questa associazione ci credo - ha detto sul palco, Rosa Papagna, madre del CMS Francesco Saverio Positano - e per questo ho deciso di aderire da subito. C'è bisogno di continuare ad andare avanti e lo devo fare per me, ma soprattutto per mio figlio". I giornalisti Rai, Paolo di Giannantonio e Duilio Giammaria hanno portato la loro testimonianza delle proprie esperienze in Afghanistan, così come Fausto Biloslavo, che ha ricordato i giorni del suo sequestro a Kabul.

"Vorrei fare il reporter di pace e non di guerra - ha aggiunto Daniel Papagni, fotoreporter di Cybernaua.it - nella mia mente le persone che non ci sono più sono ancora vive più che mai in un ricordo soltanto mio. Persone che ho conosciuto in quella terra straordinaria, ma che da quel paese non sono più tornate. Vivono in me e nei miei pensieri e tutto è così autentico e nitido, che neanche uno scatto fotografico riesce così bene ad immortalare i ricordi".

"Iniziative come queste  - ha spiegato Andrea Angeli, Portavoce Onu - servono a sottolineare l'importanza del ricordo e siamo vicini sempre ai familiari di chi oggi non c'è più". "Grazie a questi racconti e a quelli di "Storie Lontane" - ha concluso Raffaella Ravano, Casa Editrice DpC - ho conosciuto l'Afghanistan, il lavoro svolto da chi indossa una divisa, ma anche quello di tutti i giorni con le "Storie" del popolo afghano e della loro vita".

Presente all'evento anche una rappresentanza istituzionale del XIII Municipio di Roma Capitale. A condurre la serata, Giorgia Perla e Alberto Tabbì (Canale Dieci), mentre a curare la direzione artistica è stato Alessandro Corazzi in collaborazione con Alessandro Perini. L'accompagnamento musicale è stato affidato al duo "78 Giri" di Monia Steri e Mirco Giolitto

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