Contenzioso Acea-Idroscalo di Ostia: oltre 71mila euro di debito. 70 famiglie insorgono

"Ho chiesto ai vertici di Acea Ato2 – ha spiegato il presidente del X Municipio Andrea Tassone – di impedire il distacco definitivo dell’unica utenza dell’acqua, all’Idroscalo di Ostia". Con queste parole, ieri, il numero uno del parlamentino lidense si è impegnato a risolvere una situazione che appare intricata. 

Lo scorso lunedì 6 ottobre, alle ore 9.30, all'Idroscalo una macchina dell' ACEA con due pattuglie di Carabinieri ha "tolto" il contatore dell'acqua. 70 famiglie, rimaste senza acqua, sono scese così in strada a protestare. A seguito delle rimostranze, e di un clima ormai teso, uno dei due operai dell’ ACEA ha ripristinato il contatore. 

Martedì Tassone e il capogruppo del Pd nel X Municipio Giuseppe Sesa hanno incontrato una delegazione di cittadini dell’Idroscalo di Ostia, accompagnati da Don Franco De Donno, responsabile della Caritas prefettizia di Ostia. 

La morosità è alta. Si parla di 71.722,50 euro. Si tratta di un debito che risale al 2001, anno in cui è iniziata la costruzione del Porto di Roma. Tassone si è impegnato a trovare un accordo, e ha chiesto all’ACEA di bloccare l’iter del distacco dell'acqua e di rateizzare l'importo, ma la metà degli oltre 71 mila euro dovrà essere pagata subito. 

"Ho chiesto ai vertici di Acea Ato2 – ha spiegato Andrea Tassone – di impedire il distacco definitivo dell’unica utenza dell’acqua. Non è tollerabile che bambini, anziani, disabili, donne e uomini ne siano privati in questo modo. Ho chiesto l’attivazione di un tavolo condiviso per arrivare ad una soluzione congrua, sia per i cittadini dell’Idroscalo che per l’azienda". Insomma il X Municipio "si fa promotore" di questo tavolo per individuare il percorso migliore da seguire, per più di 70 famiglie che vivono all’Idroscalo di Ostia.

"Attendiamo fiduciosi la risposta di ACEA al Presidente del Municipio X. - fanno sapere dalla Comunità Foce Tevere - Nel frattempo faremo una serie di accertamenti in quanto sospettiamo che l’enorme importo che viene imputato alle 70 famiglie sia causato da una dispersione o comunque da un uso dell’acqua che non è quello delle famiglie dell’Idroscalo, avendo già provveduto a fare una serie di test. Se la risposta non sarà positiva, cosa in cui confidiamo visto che il Presidente Tassone è anche dipendente ACEA, l'Idroscalo non permetterà alcun distacco di una risorsa primaria come l'acqua e difenderà i suoi diritti fino in fondo