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Ostia ci riprova, vuole diventare Comune: servono 10mila firme

A presentare alla Regione Lazio la proposta di legge di iniziativa popolare per l'istituzione del Comune di Ostia, Andrea Garelli, chirurgo romano e l'avvocato Domenico Stamato

Ostia ci riprova, vuole diventare Comune. Oggi è stata presentata in Regione Lazio la proposta di legge di iniziativa popolare. Un primo, importante, passo che ora autorizza i fautori della "terza via" ad avviare una raccolta firme. Ne serviranno 10mila per poi indire un referendum che verrà presentato ai cittadini del litorale romano e del suo entroterra. 

Insomma un iter ancora lungo che oggi ha mosso i primi passi. A presentare la proposta sono stati Andrea Garelli, chirurgo romano e presidente del comitato promotore Città di Ostia e l'avvocato Domenico Stamato che sottoleano come l'esigenza di indipendenza sia "avvertita da tutta la cittadinanza del X Municipio". 

"Aspettiamo le linee guida dalla Regione per la raccolta firme e partiremo - spiega a RomaToday Garelli - Ci sarà bisogno di un rappresentante comunale o statale o un notaio per garantire la qualità della nostra iniziativa. Non faremo compagna elettorale e chiunque avrà a cuore le sorti di Ostia e dell'entroterra potrà partecipare. Già sono diverse le associazioni e i comitati di quartiere che ci hanno fatto sentire il loro appoggio, oggi è stato fatto un primo passo importante". 

"L'autonomia finanziaria è alla base per poter programmare il rilancio di Ostia", racconta ai nostri taccuini l'avvocato Stamato. "Sicurezza, turismo, cultura e lotta al degrado saranno temi a noi cari, ma non solo. C'è bisogno di una svolta. Questa è una sfida importante e ora è il momento giusto per riproporla". 

Non è la prima volta che la spinta autonomista porta a consultare i residenti del litorale sulla possibilità di diventare Comune. Nel 1989 vennero raccolte le firme per il referendum necessario ad istituire un nuovo Comune indipendente dalla Capitale che però non raggiunse il quorum. Un nuovo "no" arrivò 10 anni dopo. Oggi però, secondo il comitato promotore Città di Ostia, i tempi sono maturi.

"Rispetto a prima ci sono già esperienze già fatte e dalle quali possiamo trarre insegnamento. Furono campagne impostate male, con diversi errori. Per i residenti diventare Comune non sarà vessatorio, anzi si potranno toccare con mano i benefici. Chi ha riposto la fiducia a Roma, tempo fa, ora si sta mangiando le mani oggi c'è un consapevolezza diversa. Adesso anche e soprattutto le zone di Acilia, Ostia AnticaDragona e Infernetto bramano l'indipendenza", spiega Stamato. 

Poi c'è ancora un altro aspetto da tenere in considerazione: il X Municipio è notoriamente un bacino di voti enorme per il Comune di Roma. L'ostruzionismo, eventuale, dei partiti o dei movimenti politici tuttavia non spaventa il comitato promotore Città di Ostia: "Se il Movimento 5 Stelle è vero che nasce per dar voce alle esigenze dei cittadini allora non crediamo ci possa essere, almeno da parte loro, un ostruzionismo. Non siamo chiusi a nessuno, né per incontrare il neo sindaco Raggi, né per incontrare rapperesentanti di altri partiti. I tempi sono cambiati". La parola, quindi, presto passerà ai cittadini. Ostia ci riprova. Per la terza volta. 

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