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Ostia, l'ingarbugliata vicenda delle case popolari. Il M5s attacca la Lega: "Nessuno sfratto. Loro solo acchiappa voti"

L'assessore uscente al Patrimonio e Politiche Abitative del Comune Valentina Vivarelli ribadisce la posizione del Campidoglio. I dubbi, però, restano

Sfratto no, un trasferimento in sarà in nuovi alloggi è però più che probabile. Chi vive nelle palazzine popolari di Nuova Ostia - circa 5mila famiglie - rischia seriamente di dover lasciare il proprio appartamento ed essere mandato in un altro quartiere di Roma anche se, dopo mesi e mesi di tavoli, ancora non è stato reso noto quale. Restano infatti ancora diversi i punti interrogativi, nonostante le rassicurazioni del Movimento 5 Stelle, intorno alla questione delle palazzine popolari del mare di Roma.

Se per chi vive nei 41 appartamenti a rischio sgombero delle case ex Armellini, ora Moreno Estate, le rassicurazione del Comune sembrano più chiare, quelle per le quattro palazzine delle case Larex no. In questo caso una trattativa non c'è. E qui, le preoccupazioni restano come ha sottolineato anche il sindacato di Unione Inquilini, anche durante l'ultima commissione Trasparenza tenuta (in streaming) in Comune.

A risollevare il caso, dopo i tavoli di giugno, è stata la Lega con l'assessore del Patrimonio e Politiche Abitative del Comune Valentina Vivarelli - che già si era fatta sentire sul tema - che ha voluto smentire, ancora, l'eventualità di possibili sfratti. La posizione del Campidoglio è tanto chiara quanto misteriosa. Da una parte, infatti, il Comune assicura che non ci sarà nessun allontanamento, dall'altra, così come due mesi fa, l'assessore uscente Vivarelli non spiega né, modalità di come queste soluzioni verranno affrontate, né quando. 

"È una vera e propria bomba sociale che rischia di esplodere"

A lanciare il nuovo allarme sono state ieri, con una nota congiunta, Monica Picca, capogruppo della Lega in X Municipio, Simonetta Matone, candidato prosindaco al Campidoglio e consigliere comunale per la Lega e Fabrizio Santori dirigente regionale della Lega e candidato al consiglio comunale: "Dalle prime sentenze di rilascio degli immobili emesse nel 2018 l'Amministrazione comunale di Roma ha avuto tre anni per trovare una adeguata soluzione abitativa per queste famiglie in difficoltà ma in tre anni non è stato fatto nulla. Si tratta di una vera e propria bomba sociale che rischia di esplodere in piena campagna elettorale, con un'amministrazione allo sbando che fa promesse senza poi mantenerle, lasciando nell'incertezza migliaia di residenti".

"Il fallimento del M5S in questo territorio è stato confermato dalla stessa Avvocatura Capitolina che ha certificato che non erano stati effettuati né gli sgomberi dei rifiuti presenti nei sotterranei per consentire il puntellamento degli stabili né la ricollocazione delle famiglie che risiedono lì per consentire gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e messa in sicurezza degli stabili", si legge nella nota. 

Le richieste della Lega

"Come Lega da anni chiediamo al Campidoglio di liberare quegli immobili occupati e restituirli al proprietario per fare le manutenzioni necessarie per l'incolumità delle famiglie, individuando soluzioni idonee per tutti, con particolare attenzione verso le famiglie fragili, anziani, bambini, disabili ai quali l'Amministrazione ha voltato le spalle indegnamente. Il M5S invece preferisce usare Nuova Ostia per farsi i selfie dietro a qualche campagna spot, senza dire la verità ai cittadini, ovvero che il Comune di Roma è abusivo e se ne frega dell'incolumità dei residenti", concludono dalla Lega. 

"Basta allarmismi dalla Lega"

La risposta, su Facebook, è arrivata dalla stessa Vivarelli: "La Lega che di passerelle promozionali e inconcludenti ad Ostia è un’esperta torna a lanciare allarmi inesistenti sulle case popolari. Ciclicamente rilancia lo spauracchio di 5mila sfratti nonostante le mie smentite, nonostante le rassicurazioni del Campidoglio sul fatto che si sta lavorando per risolvere questa annosa questione alloggiativa. L'ho scritto e lo confermo: non ci sarà nessuno sfratto, stiamo procedendo con soluzioni volte a superare definitivamente queste situazioni, nel rispetto di quanto concordato nei tavoli istituzionali. Basta allarmismi. Basta strumentalizzazioni acchiappa voti". E così, mentre la politica si accusa a vicenda, la questione resta ancora non risolta con 5mila famiglie ancora in cerca di risposte. Dopo anni. 

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