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Nuova Ostia, l'assessora Vivarelli: "Nessuno sgombero per 5mila persone". E attacca le opposizioni

Sinistra Italiana: "L'Assessora competente non dice nulla di concreto rispetto alle deleghe che esercita ma si limita ad una blanda rassicurazione"

Le oltre cinquemila persone a rischio sgombero che vivono negli oltre mille appartamenti delle palazzine ex Armellini e Larex resteranno dove sono. A dirlo, in una nota, è l'assessore del Patrimonio e Politiche Abitative del Comune Valentina Vivarelli che, con un post su Facebook, ha voluto rassicurare chi vive in quelle case fatiscenti, diffidando dal credere alle informazioni date dalle opposizioni e, per questo, "si invita a tener conto solo delle comunicazioni ufficiali provenienti da Roma Capitale". Comunicazioni che però ai cittadini non sono giunte dalle opposizioni ma tramite avvisi del tribunale affissi nei palazzi.

Vivarelli: "Non ci sarà nessuno sgombero"

Vivarelli, che parla di "notizie infondate", attacca gli avversari politici: "A chi parla di 5mila persone che perderanno la propria abitazione il 12 agosto, generando paura tra i residenti, voglio ricordare che diffondere informazioni senza avere dati concreti può provocare un ingiustificato allarme con conseguenze anche gravi". 

Poi il post continua: "Non ci sarà nessuno sgombero e Roma Capitale sta attivamente lavorando per risolvere questa annosa questione alloggiativa, affrontando contemporaneamente molteplici problematiche trascurate e trascinate per decenni, legate alle politiche abitative. Questa Amministrazione sta procedendo a predisporre gli atti necessari volti a trovare soluzioni che superino definitivamente tali situazioni, nel rispetto di quanto concordato nei tavoli istituzionali e, soprattutto, dei cittadini interessati che devono essere tutelati sia nel loro diritto all'abitare che nelle dichiarazioni che li vedono coinvolti, soprattutto quando riguardano aspetti così fondamentali della loro vita".

Il tam tam dei residenti allarmati

A comunicare la notizia degli sgomberi ai residenti sono stati una serie di annunci messi negli androni dei palazzi e non consegnati personalmente a chi vive in via Marino Fasan e che, tutt'ora, continua a pagare l'affitto al Comune. Notizie avvalorate dalle sentenze del Tar, con le Opposizioni che - da sinistra a destra - in questi giorni hanno manifestato la loro vicinanza ai cittadini. 

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Avvisi affissi e fotografati dai residenti che, spaventati, da giorni si stanno riunendo autonomamente e in gruppi per capire cosa succederà. Del caso sono state informate anche le associazioni di categoria come Unione Inquilini. "L'Assessora competente non dice nulla di concreto rispetto alle deleghe che esercita ma si limita ad una blanda rassicurazione che ha come unico scopo quello di guadagnare tempo prezioso. Nemmeno un fiato sulle sentenze del Tar che condannano pesantemente il Comune di Roma, nemmeno un fiato sulle comunicazioni di sfratto che i cittadini hanno trovato negli androni dei palazzi", ha tuonato Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio.

Cosa è successo in questi anni

Il messaggio dell'Amministrazione Raggi, tuttavia, appare chiaro: "Non ci sarà nessuno sgombero". Anche se, al momento - e poco più di un mese dalla prima dead line segnata dal Tar - ancora non è noto quanto quegli appartamenti siano stati valutati dai funzionari dell'Agenzia delle Entrate, quanto il Comune di Roma vuole spendere e entro quando verrà chiuso l'acquisto degli immobili che, a gennaio 2019, l'allora assessore alla politiche abitative Rosalba Castiglione disse che il Campidoglio avrebbe comprato con formula del "rent to buy". E proprio a due anni fa risale il primo guanto sfida che l'Amministrazione pentastellata lanciò al Tar del Lazio dopo la notizia dello sgombero di quelle palazzine. L'8 gennaio del 2019, Castiglione, in un infuocato consiglio tenuto nel X Municipio, aveva anche ricordato alcuni dati per far capire perché il Comune aveva valutato come ''scelta conveniente'' l'acquisizione delle 'case di sabbia' (qui il video).

Nel frattempo, a ottobre dello stesso anno, l'assessorato è passato a Vivarelli che ora dovrà risolvere la matassa entro il 28 luglio, data del primo sgombero segnata sul calendario dal Tar, che farà seguito, stando sempre alla sentenza del Tribunale Amministrativo del Lazio, a quello più massiccio del 12 agosto.

L'assessore Vivarelli, a RomaToday, ha anche spiegato che: "Roma Capitale si atterrà alla stima dell'Agenzia delle Entrate e in particolare al valore minimo stabilito dalla medesima Agenzia. Per ragioni di opportunità, viste le interlocuzioni in corso, al momento non si ritiene opportuno diffondere ulteriori particolari. Siamo infatti al tavolo con la Prefettura per la risoluzione della situazione nel più breve tempo possibile".

M5s: "Opposizioni diffondono terrore"

A dar manforte a Vivarelli, anche Paolo Ferrara, consigliere comunale del M5s che a Ostia ha la sua roccaforte: "Quante scemenze sparano gli esponenti dell'opposizione. Diffondere il terrore e mettere paura alle persone non farà scomparire il grande lavoro che abbiamo fatto. A chi parla di 5mila persone che perderanno la propria abitazione dobbiamo ricordare che prima di aprire bocca devono contare fino a cento. Alle famiglie dico solo che questo allarmismo deve servire come metro di misura per trovare alle prossime elezioni da quale parte è il bene e dove invece si trova il male".

"Non ci sarà nessuno sgombero e Roma Capitale sta attivamente lavorando per risolvere questa annosa questione affrontando contemporaneamente molteplici problematiche trascurate e trascinate per decenni proprio da quelli che oggi urlano il falso. Vergognatevi. Questa Amministrazione sta procedendo a predisporre gli atti necessari volti a trovare soluzioni e a tutelare il diritto all'abitare di queste persone. Punto", dice.

Stesso tono usato anche da Antonio Di Giovanni, capogruppo grillino nel X Municipio: "Le rassicurazioni capitoline parlano chiaro e si rivolgono soprattutto all'opposizione che, in questi giorni, ha diffuso una serie di notizie allarmanti a circa cinquemila persone, facendogli credere che avrebbero perso la propria abitazione il 12 agosto. Ovviamente la notizia ha generato una comprensibile paura tra i residenti, che ovviamente, alla notizia di un’imminente sgombero, hanno chiesto delucidazioni in merito".

"Le dichiarazioni del capogruppo del M5S in merito all'accettazione del consiglio straordinario richiesto da noi sulla vicenda degli sfratti di via Fasan sono sorprendenti e testimoniano per l'ennesima volta la volontà di questa amministrazione di prendere in giro i cittadini. - ha incalzato Monica Picca, capogruppo della Lega in X Municipio - All'accettazione della richiesta del consiglio straordinario non è infatti seguita la calendarizzazione di una data, il che significa che siamo esattamente alla stessa medesima situazione: la maggioranza gioca con le parole e i cittadini pagano il prezzo dell'incapacità di chi li governa sulla propria pelle. Parliamo di case che vanno messe in sicurezza, famiglie che vanno aiutate. Ancora una volta nessuna comunicazione e nessun confronto con la comunità. Il solito modo di amministrare dei Cinque Stelle a danno dei cittadini".  

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