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Elezioni Municipio X: intervista a Claudio Ridolfi, candidato presidente per Popolo della famiglia

Nato a Roma, ha 59 anni e supporta la candidatura a sindaca di Fabiola Cenciotti. Ecco le sue proposte per il territorio

Claudio Ridolfi è il candidato presidente nel Municipio X per Il Popolo della Famiglia, il movimento politico di ispirazione cristiana fondato l'11 marzo 2016 da Mario Adinolfi insieme con Gianfranco Amato e Nicola Di Matteo che ha candidato Fabiola Cenciotti alla carica di sindaca.

Claudio Ridolfi è nato a Roma e ha 59 anni. Ha conseguito il diploma di geometra, ha lavorato per 12 anni negli Stati Uniti, e oggi si definisce imprenditore. Abbiamo discusso con lui alcuni tra i temi più sentiti nel Decimo Municipio, parlando delle sue proposte per spiagge, trasporti, strade e turismo: ecco cosa ha risposto.

Spiagge: ormai terminata la stagione balneare si può fare un bilancio. Diverse le criticità emerse, in primis per quanto riguarda bagnini e sorveglianza, ma anche chioschi e gestione generale dei tratti comunali. Quali iniziative adotterebbe per gestire e valorizzare i tratti di competenza del Municipio/Comune

Il riordino del demanio in Italia, può passare per la messa a bando delle spiagge già libere che sono oggi nella disponibilità dei Comuni o delle Regioni, permettendo in breve di poterle assegnare con evidenze pubbliche, rimandando le aree (minori in percentuale) demanialmente occupate dai privati con concessioni pluriennali in scadenza o scadute, ad un riordino mirato e specifico che tenga conto delle strutture ed infrastrutture in parte private che insistono sulla concessione sia esse in muratura, in legno o di facile asporto. In buona sostanza si può applicare per quest’ultimi il rinnovo temporaneo della concessione in scadenza per un periodo di anni 10 che permetterebbe loro, il disimpegno delle strutture private immesse con regolari autorizzazioni ottenute nel tempo per mezzo di un programma di lavoro che deve tener conto di entrate ed uscite.

Turismo: Dagli Scavi di Ostia Antica alla riserva di Castel Fusano, Ostia non è solo mare. Qual è la strategia per valorizzare il patrimonio storico e culturale del Decimo, e andare oltre il  concetto del “Ostia mare di Roma”?

Dobbiamo dire al mondo che Ostia fa parte della storia di Roma. Valorizzare le risorse esistenti, la manutenzione del territorio, con una sana gestione si tradurrà in un incremento di sviluppo e, attrazione turistica con un enorme vantaggio a favore delle famiglie di Ostia e sono convinto che la presenza di nuove strutture alberghiere di qualità permetterebbe di poter offrire una proposta turistica competitiva a livello internazionale e ad un aumento del benessere a vantaggio delle famiglie. 

Bisogna riqualificare la stazione di Ostia Antica e il percorso pedonale che porta agli scavi, aggiungendo un’entrata sul lato degli scavi che affaccia su Fiumicino per poter essere facilmente fruibile per gli abitanti e i turisti della zona. Nuovi investimento turistici di qualità e valorizzazione delle risorse anche tramite promozione e informazione attrattiva che manca. Quindi investire in digitalizzazione.

Trasporti: turisti e visitatori a Ostia devono arrivare, eppure la situazione trasporti è critica e molto difficile anche per i pendolari. Come inserirsi nell’ambito della questione Roma-Lido, e come sopperire alla scarsità di collegamenti con il centro?

Potenziare la via del Mare e trasformare la Roma-Lido che non funziona, pur avendo già i fondi a disposizione e oggi uno dei problemi da risolvere più urgenti, occorre aumentare le corse con treni ultima generazione e velocità inoltre e non da meno implementare i collegamenti con Fiumicino sia ferroviari che stradali ed incrementare e migliorare le ciclabili urbane ed extraurbane potenziandole, rendendo la loro rete più integrata e fruibile, al fine di promuovere la mobilità sostenibile in Municipio e verso i centri urbani confinanti, che permetta una riduzione dell’uso dei mezzi a motore a beneficio della salute e dell’ambiente. Vanno migliorate anche le piste ciclabili, collegandole con quelle esistenti tra Ostia e Fiumicino, realizzando un collegamento diretto tra i quartieri di Ostia Ponente, Dragona e Dragoncello e Fiumicino . 

Parlando di trasporti, altra criticità di competenza strettamente municipale sono le strade, devastate da buche e radici e anche pericolose, tanto che sono più di 100 quelle che hanno cartellonistica con limiti abbassati. Un tema che si collega anche a quello del decoro e della pulizia. Come si inseriscono nel suo programma?

Occorre un intervento urgente per la riqualificazione del territorio dalle strade all’arredo urbano ai marciapiedi. Avviare progetti di riqualificazione urbana integrata anche mediante “Masterplan”, progetti di quartiere con interazione tra interesse pubblico e privato, e poi riqualificare i parcheggi al fine di migliorarne la sicurezza, la fruizione e possibilmente la capienza, mediante la realizzazione di piccoli o grandi autosili.

Il litorale e il suo vastissimo patrimonio ambientale rappresentano una caratteristica unica del municipio che consentirebbero, se ben mantenuti, di aumentare la qualità della vita e la sostenibilità, come ambiente di svago e di incontro, utilizzabile per lo svolgimento di manifestazioni sportive ed eventi sportivi.

Autonomia, città metropolitana o decentramento amministrativo. Qual è la chiave per il rilancio territorio?

L’autonomia è un bene per Ostia per far funzionare l’amministrazione. Non deve essere vissuta come un ideologia ma deve essere costruita attorno ai bisogni delle famiglie del territorio, in sostanza non deve essere ideologicamente una bandiera ma concretamente migliorare la vita delle famiglie di Ostia. L’idea in concreto è quella del decentramento dell’amministrazione e poi nel tempo decideranno i cittadini.

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