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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ostia

Ostia, è partita la conta dei danni subiti con la prima mareggiata

Muzzarelli (Federbalneari): "Zingaretti aveva annunciato 25 milioni per difendere la costa"

Fino a pochi giorni fa, con il sole che riscaldava le ultime giornate d’ottobre, i romani hanno continuato a frequentare le spiagge di Ostia. Ma con i primi rovesci temporaleschi e le mareggiate che ne sono seguite, la situazione è drasticamente mutata.

I primi danni subiti dagli stabilimenti

Con un certo anticipo rispetto alla stagione 2021, è partita la conta dei danni per gli stabilimenti balneari di Ostia levante. A pagare il dazio all’azione erosiva del mare, quest’anno, è una porzione di costa anche superiore al passato. Questo è quello che segnalano, con crescente preccupazione, i balneari. C’è chi ha iniziato a preparare i sacchi con la sabbia, nel tentativo di arginare l’azione delle onde, già dalla fine di settembre. E’ il caso del Kursaal, uno degli stabilimenti maggiormente colpiti dall’erosione del mare. Lo scorso anno ha subito gravissimi danni, che hanno portato alla demolizione di numerose cabine, crollate proprio in inverno. Ma anche quest’anno l’acqua si è divorata l’arenile ed ha raggiunto i capanni, creando i primi problemi.

Non c’è solo il Kursaal. Chi più chi meno, fino a V Lounge, gli stabilimenti della spiaggia di levante stanno già verificando gli effetti delle mareggiate. “Ci sono strutture finite in acque ed anche dei crolli, come nel caso del Kursaal – racconta a Romatoday il presidente di Federbalneari Massimo Muzzarelli, titolare dello Sporting beach – rispetto al passato sono stati interessati ulteriori sette-ottocento metri di costa. Significa che ormai quasi due chilometri sono quelli che vivono una condizione difficile”.

In fondi per Ostia levante

La situazione è nota ed anche l’amministrazione ne è consapevole, ad ogni livello. Prova ne siano gli investimenti promessi, nel corso dell’appuntamento istituzionale che ha visto partecipare Nicola Zingaretti, Roberto Gualtieri e Mario Falconi lo scorso settembre. “Siamo preoccupati perché erano stati annunciati 100 milioni per Ostia, di cui 25 per la difesa della costa di Levante – ha ricordato Muzzarelli – quegli interventi sono di competenza regionale, ma non sono partiti e non abbiamo visto neppure i relativi progetti. Ora però Zingaretti è prossimo alle dimissioni e temiamo che, con il periodo di successiva latenza, si finisca per lasciare tutto inalterato”.

Il campanello d'allarme

A poco sono serviti gli interventi messi in campo, in passato, per contrastare le mareggiate. Anzi, secondo federbalneari, sono stati addirittura controproducenti. “ Il pennello costruito, protegge un paio di stabilimenti, ma genera ulteriore erosione. Una struttura perpendicolare rigida infatti genera un effetto vorticoso che crea erosione del sottoflutto. Ci era stato detto che era un intervento tampone – ha sottolineato il presidente di Federbalneari – ma non abbiamo contezza dei lavori che dovranno seguire. Per questo siamo preoccupati, perché così non riusciamo neppure a programmare”. Il campanello d’allarme è quindi già suonato ad Ostia. Nei prossimi mesi, la situazione, non sembra destinata a migliorare.

Le conseguenze della prima mareggiata sugli stabilimenti di Ostia levante

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