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Inps Ostia: "Ufficio degno di un paese del terzo mondo"

Inps Ostia: "Ufficio degno di un paese del terzo mondo". Italia Garantista: "Far luce sul riconoscimento ad anziani ed invalidi del diritto di difesa preannuncia interrogazioni al ministro del welfare elsa fornero.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

 

L'I.N.P.S. di Ostia - Un ufficio da Paese sottosviluppato questa la denuncia di ITALIA GARANTISTA.

 

I pensionati di Ostia, come quelli di tutta Italia, titolari di pensione di invalidità civile stanno ricevendo dall'I.N.P.S. delle richieste di rimborso di migliaia di euro per errori sui calcoli della pensione effettuati dallo stesso Istituto negli anni passati.

Generici errori di calcolo, questa è l'unica motivazione della richiesta di rimborso; non un riferimento a norme o circolari applicate, non un dettaglio dei calcoli così che si possa comprendere il perché questi sodi sono dovuti all'I.N.P.S..

Il pensionato/invalido riceve solo il conto corrente per effettuare il pagamento e l'indicazione che ha trenta giorni di tempo per chiedere chiarimenti e/o presentare richiesta di rateizzazione della notevole somma.

Il pensionato/invalido, che spesso è una persona anziana con difficoltà di deambulazione, può chiamare il numero verde per prendere un appuntamento con un funzionario; al call center risponde una gentile voce femminile che può fissare l'appuntamento non prima del 29 maggio! Ma scadono i trenta giorni a disposizione!!!!

L'alternativa è recarsi personalmente agli uffici di Via delle Baleniere, che aprono alle 8,30 tutti i giorni e il giovedì anche il pomeriggio alle 15,00. Orbene, alle 6 di mattina, e alle 13 del giovedì, già ci sono decine di anziani in fila su Via delle Baleniere, i quali, armati di tanta pazienza, esposti alle intemperie, aspettano molte ore in piedi in strada l'apertura degli uffici per ricevere qualche chiarimento. È inutile dire che sono molti quelli che per problemi di salute non possono affrontare questa dura prova.

Allora cosa fare? Beh, la lettera ricevuta dall'I.N.P.S. suggerisce di fare ricorso amministrativo, ma ciò è possibile esclusivamente on-line, "digitando l'apposito PIN". Sono note a tutti le abilità informatiche delle persone non più giovani, che utilizzano "con maestria" un computer e che possono fruire di una connessione ad internet, che "incide non poco" sulle bollette telefoniche. Ricordiamoci sempre che una pensione di invalidità civile ammonta a circa 500 euro (lordi ovviamente).

Non rimane che una possibilità: l'azione giudiziaria entro 90 giorni. Ma bisogna rivolgersi ad un avvocato e l'avvocato ha bisogno di documentazione per proporre ricorso e il pensionato/invalido ha solo la scarna lettera dell'I.N.P.S. e il bollettino da pagare. Si, il bollettino da pagare. Il pensionato, con le proprie forze, non può far altro che pagare.

Alla faccia delle leggi sulla trasparenza amministrativa e alla sempre sbandierata vicinanza delle istituzioni ai cittadini. L'I.N.P.S. di Ostia non mette i pensionati in condizione di esercitare i propri elementari diritti; non solo, li costringere ad affrontare interminabili file in mezzo ad una strada trafficata, ove fervono le attività commerciali. Ma siamo entrati nel XXI secolo?

L'On. ZACCAI e l'Avv. Domenico STAMATO nella loro qualità di Presidente e Vice Presidente del Movimento ITALIA GARANTISTA, preannunciano sin d'ora una interrogazione al Ministro del Welfare Elsa FORNERO per accertare l'effettivo livello di accesso della P.A. agli atti amministrativi e della conseguente possibilità per anziani ed invalidi di esercitare il proprio diritto di difesa.

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