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Infernetto Infernetto / Via Ermanno Wolf Ferrari

Infernetto, buche e voragini finiscono su Facebook: la rabbia diventa 'social'

In un album i residenti dell'entroterra del X Municipio hanno raccolto tutte le buche. Anche a Bagnoletto e Dragona, i cittadini non se la passano meglio

Buche e voragini ancora protagoniste. Questa volta anche nei social. Siamo nel X Municipio, precisamente all'Infernetto. Un gruppo di residenti, attivi su Facebook, hanno postato sul gruppo diverse immagini che testimoniano il dissesto delle arterie dell'entroterra di Ostia.

Tra via Wolf Ferrari e via Casini le situazioni peggiori. Ma anche a Bagnoletto e Dragona, i cittadini non se la passano meglio. Marcello Ruffini, un utente, pone però uno questione: "Non per fare il polemico, ma quante di queste strade sono comunali ,e quante sono private?". Domanda lecita che trova la risposta di Paperi Nick: "Purtroppo le vie del quartiere sono quasi tutte private, ma questo non giustifica il Comune da non prenderle in carico. La sicurezza dei cittadini è messa seriamente a repentaglio. Vergognoso che si paghino le stesse tasse dei cittadini di Roma senza avere gli stessi diritti. Diamo visibilità, che tutti sappiano".

Buche e voragini all'Infernetto

"Della situazione delle strade private aperte al pubblico transito ne abbiamo appena cominciato a discutere nell'assemblea della scorsa settimana. E non è semplice dato che non c'è alcuna automatismo nelle eventuali acquisizioni, tutt'altro - spiega Franco Gobbi del 'Coordinamento Infernetto' -. A parte le foto che possono servire come documentazione, c'è comunque un iter lungo, complicato e molto mirato da percorrere per cercare una soluzione. Bisogna dare anche una corretta informazione quale quella della situazione attuale, piaccia o no i frontisti hanno l'obbligo della manutenzione. Ma sono cose che stiamo ripetendo da tempo immemorabile".

Insomma pubbliche o private, per i residenti dell'Infernetto, l'importante è rendere 'social' il problema per tentare di risolverlo una volta per tutte e sperare che, ad ogni pioggia, le strade non si rovinino più.

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