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"Che ti corri sfigato": il flash mob per Mattia, 14enne morto investito dopo l'ultimo giorno di scuola

Sulle note di alcune canzoni, i manifestanti hanno dato vita al flashmob per dire cosa non si deve fare mentre si è alla guida

Sdraiati sulle strisce al grido di "che ti corri sfigato". Flash mob dei residenti dell'Infernetto, quartiere di Roma, che un anno dopo la morte di Mattia Roperto, il quattordicenne travolto e ucciso l'8 giugno 2020 in via Cilea, sono tornati a chiedere più sicurezza stradale. I genitori di Mattia, Antonella e Andrea, sostenuti dagli amici del figlio e dal quartiere, hanno trasformato il dolore incancellabile in un movimento per aumentare la sicurezza sulle strade, il progetto Zebra.

Oltre duecento le persone che hanno partecipato all'iniziativa. Mattia Roperto fu investito la sera della festa dopo l'ultimo giorno di scuola, a pochi metri da casa, mentre attraversava sulle strisce pedonali insieme ai coetanei. Per il suo omicidio è sotto accusa un 22enne, all'epoca positivo a droga e alcool che al Gip disse di non aver visto Mattia e suoi amici. Gli amici, dopo la tragedia, scesero in strada per ridisegnare le strisce pedonali ormai sbiadite nel tempo. Tantissimi gli studenti accorsi nonostante il meteo incerto.

Sulle note di alcune canzoni, i manifestanti hanno dato vita al flashmob per dire cosa non si deve fare mentre si è alla guida: tra questi, il distrarsi, bere alcolici, consumare droghe, correre, addormentarsi, usare il telefono, fumare, mangiare, superare i limiti e truccarsi. 

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