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Venerdì, 29 Marzo 2024
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LETTORI - "Asilo nido negato alla seconda gemella"

Una mamma scrive al Sindaco di Roma Capitale On. Gianni Alemanno, al presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani e ai maggiori organi di informazione

Sonia N., mamma di due gemelle di 17 mesi di cui una invalida civile e con legge 104,  ha scritto perché una delle due bimbe, quella con invalidità, ha trovato agevolazione nella graduatoria al nido, mentre l’altra è la seconda della riserva.  Ecco il testo della lettera: 

"Ho contattato U.O.S.E.C.S di Viale del Lido per avere delucidazioni in merito, mi è stato risposto che purtroppo loro debbono seguire i criteri delle graduatorie, pertanto non potevano fare nulla e mi hanno consigliato di rivolgermi ai servizi sociali. Ho parlato con gli assistenti sociali che hanno capito quale danno ciò possa arrecare alle bambine, ma loro possono intervenire  soltanto per far salire la bambina come prima della riserva. Poco cambia.

Anche il personale dipendente presso il nido, dove ogni mattina accompagno una delle due gemelline, è rimasto completamente incredulo al fatto e seppur le stesse educatrici cercano di trasmettermi dell’ottimismo, dall’alto della loro esperienza mi hanno fatto capire che è una situazione anomala, piena di incertezze per entrambe le bambine.

Dal momento che il nido è un servizio educativo e sociale che il Comune di Roma rivolge ai bambini e alle loro famiglie, che tale servizio ha lo scopo di aiutare ogni bambina a crescere in stato di salute e benessere, a seguire percorsi equilibrati di socializzazione, a superare ogni forma di difficoltà e ad acquisire le abilità, le conoscenze, le dotazioni affettive e relazionali utili per costruirsi un'esperienza di vita ricca, originale e armonica, mi chiedo perché all’altra gemella tutto ciò è negato?

Perché si deve costringere la famiglia a trovare delle soluzioni palliative che potrebbero nuocere gravemente all’equilibrio mentale precario delle bambine, vista la loro tenera età? Ogni giorno il mio primo pensiero è quello di trovare il meglio per loro. Devo prendere l’aspettativa e tenerle tutte e due a casa? Devo mandare una all’asilo comunale e l’altra a pagamento? Devo mandare una all’asilo e l’altra tenerla con me o con una baby sitter? Quale è il male minore? Perché un buon servizio deve diventare un disservizio?

Perché i criteri per stilare la graduatoria non sono fatti da persone competenti, che dovrebbero dare un servizio in aiuto alle famiglie e non penalizzarle? Aspetto quanto prima un segnale, una risposta da parte delle istituzioni, e soprattutto di prendere in considerazione, la necessità di assegnare tutte e due le gemelle allo stesso nido, come avviene nella nomina del pediatra, ossia al secondo genito viene automaticamente assegnato il dottore del primo figlio nato".

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