rotate-mobile
Ostia Ostia

X Municipio, per Mario Falconi pessima la prima: la protesta si allarga e la maggioranza è risicata

La protesta dei due giovani del Pd continua e mercoledì saranno ascoltati dal segretario Enrico Letta. Ai consiglieri dissidenti si è unito anche Possanzini di SI

La maggioranza del Centrosinistra, che solamente ieri si è ufficialmente insediata tra gli scranni del X Municipio, è già in bilico. Il mini sindaco Mario Falconi, dopo aver perso per strada già un assessore (dimesso prima di essere presentato in Consiglio), dovrà far tornare i conti senza tre pedine.

A Margherita Welyam e Raffaele Biondo, i due più votati nel partito Democratico e tra i capofila della protesta dei Giovani Democratici contro le scelta della neonata Giunta Falconi tanto da incatenarsi in Municipio, si è aggiunto ufficialmente anche Marco Possanzini, unico consigliere eletto con Sinistra Italiana, che già si giorni scorsi aveva manifestato vicinanza alla protesta via social. I tre, nell'esordio di ieri, hanno disertato. Erano assenti, giustificati sì, ma solo dalla loro protesta. Una faida interna al Centrosinistra che porterà strascichi e conseguenze difficili da ricucire.

La prima questione, e forse più immediata, è numerica. Nella votazione fatta in Aula sulle linee programmatiche proposta dal Centrosinistra per amministrare il X Municipio, infatti, Falconi ha vinto per una manciata di voti 12 a 9. Non solo. Nel caso estremo in cui tutte le Opposizioni decidessero di uscire dall'Aula e i tre dissidenti continuassero a non presentarsi, mancherebbe il numero legale per i lavori se uno tra i membri della Maggioranza sarebbe assente per qualsiasi motivo personale. E, non ultimo, se i tre dissidenti decidessero di votare contro ai documenti presentati dalla Giunta Falconi, sarebbe un altro guaio perché la Maggioranza sarebbe davvero risicata. 

Insomma, Falconi neanche ha iniziato che già è appeso ad un filo. Il neo presidente, medico di professione, dal canto suo, non ha intenzione di aspettare inerme la sequenza degli eventi. Prendendo la parola in Aula non ci ha pensato troppo nel "minacciare" querele contro chi lo ha accostato, anche con fotomontaggi, all'ex presidente Andrea Tassone, caduto a causa di una branca dell'indagine Mondo di Mezzo.

Chi sono i nuovi assessori della giunta di Mario Falconi

Accuse, ancora una volta pesanti, non ascoltate dai Giovani Democratici che invece di seguire l'avvio dei lavori in Aula, hanno scelto di perseguire con la faida interna al Pd recandosi al Nazareno per un presidio permanente ed essere ascoltati dal segretario nazionale del partito Enrico Letta strappando un appuntamento per domani.

Cosa succederà è difficile dirlo. I due Giovani Democratici, al momento, non vogliono uscire dal Pd, ma hanno fatto sapere che sono pronti a votare contro in Aula se sarà necessario. Un Opposizione interna, in sostanza. Niente dietrofront perché il "metodo" di scelta degli assessori - secondo loro - sarebbe figlio di vecchie logiche, quelle di 'Tassoniana' memoria. Vacante, ad ogni modo, resta ancora un assessorato, quello ai Lavori Pubblici lasciato vuoto dal dimissionario Eugenio Bellomo. Darlo ad uno dei tre dissidenti sembra impensabile.

I giovani Dem, infatti, avrebbero voluto l'assessorato al litorale senza essere accontentati (Falconi ha tenuto le deleghe per sè dicendo di non voler cedere al "ricatto"). E poi c'è da dar conto anche ai Verdi a cui, appunto, potrebbe essere data quella "poltrona" vacante per non perdere un altro pezzo della Maggioranza. Insomma, un pasticcio. Una matassa difficile da sbrogliare per il dottor Falconi che ora dovrà trovare una cura ai mal di pancia interni del Pd e non solo a quelli dei suoi pazienti.

X Municipio: tutti i consiglieri eletti

In Evidenza

Potrebbe interessarti

X Municipio, per Mario Falconi pessima la prima: la protesta si allarga e la maggioranza è risicata

RomaToday è in caricamento