Giacomo Vizzani resta in sella. La Maggioranza del XIII Municipio non crolla: 13 a favore e 12 contrari. I numeri contano, anche quando c'è solo un piccolo scarto. Nel corso della mattinata sono sopraggiunti due nuovi episodi che hanno sparigliato il mazzo: il primo, riguardante l’appoggio esterno alla maggioranza da parte del Consigliere Riccardo Marinelli; il secondo, la presentazione della mozione di sfiducia al Presidente da parte dell’opposizione. E' questo il succo di una giornata convulsa al di fuori del parlamentino di Ostia.
LA SFIDUCIA - La mozione è arrivata ieri. Ostia, 12 firme per chiedere le dimissioni di Giacomo Vizzani, presidente del XIII Municipio. In ragione al comma 11, art.2 7 dello statuto del Comune di Roma, i consiglieri municipali Angelo Paletta (UdC), Carmine Stornaiulo (Udc), Andrea Tassone (Pd), Giuseppe Sesa (Pd), Antonio Caliendo (Pd), Giuseppe Spanò (Pd), Ornella Bergamini (Pd), Alessandro Paltoni (Pd), Antonio Ricci (Idv) e il neo consigliere Emiliano Boschetto sfiduciano il presidente Vizzani e ne chiedono le "immediate dimissioni motivando tale richiesta con la palese inadeguatezza politica e amministrativa nel dare risposte ai problemi e nel rappresentare i bisogni e gli interessi legittimi di questo territorio".
CONFERENZA STAMPA ANNULLATA -
Sembrava tutto definito e invece no.
Alle 11 e 49, 40 minuti prima della conferenza stampa il XIII Municipio ha annullato l'incontro con il presidente Vizzani. Un rinvio che ha insospettito tutti. Le dimissioni erano nell'aria e invece c'è stato un dietrofront. La stampa non entra, le porte si chiudono. Arriva poi la notizia:
alle 13 e 13 c'è la conferma. Vizzani va avanti.
LE MOTIVAZIONI DEL PRESIDENTE - Giacomo Vizzani, tramite una nota, ha spiegato poi le motivazioni: "Alla luce della decisione del consigliere Marinelli, viene svuotata di efficacia la mozione di sfiducia presentata dall'opposizione, visto che la maggioranza c’è e ha i numeri per governare. Una breve riflessione va anche fatta sul sospetto che l’opposizione intenda contrastare le attività della Giunta perché tese ad ottenere il massimo della trasparenza e della legittimità soprattutto nell’ambito degli arenili”.
DAI PARCHEGGI ALLA SCUOLA IN FIAMME - Il percorso di Giacomo Vizzani è stato più tortuoso di una gita
sulle montagne russe. Dal decentramento, ai bandi per i chioschi. Dall'Idroscalo, alla movida. Dalle inaugurazioni, ai rinvii sul
teatro del Lido occupato. Insomma tanti i punti, in sospeso, pochi i punti, centrati, per un presidente che ha dovuto affrontare recentemente altre due questioni calde: i parcheggi a pagamento e l'incendio alla scuola Do.Re.Mi. Diverto.
La sosta con strisce colorate (sarebbero dovute essere bianche e gialle, non blu ndr) è stata un fallimento. Concessioni prima date,
poi revocate per quella che sembra esser stata una vera e propria Caporetto per l'Amministrazione.
Sull'incendio della scuola in via Cozza, invece, i punti interrogativi ci sono ancora. L'amianto non c'è, almeno secondo
gli ultimi rilievi ma i cittadini, su Facebook, non sono dello stesso avviso.
LE DIMISSIONI DI COLAGRECO - Riccardo Colagreco, consigliere Pdl XIII Municipio non è più nella maggioranza ormai da un paio di settimane. L'uscita di scena di Colagreco ha messo in crisi giunta del presidente Vizzani. A Colagreco subentrerà il primo dei non eletti della lista con cui si è presentato alle elezioni del 2008, vale a dire la Lista Civica Rutelli Sindaco, ossia un membro dell'opposizione:
Emiliano Boschetto. "È ora di porre fine ai continui fallimenti dell'accoppiata Vizzani-Bordoni".
Commentò Alessandro Onorato, capogruppo UdC in Campidoglio.
WEBCAM IN MUNICIPIO - Arriviamo poi alla vicenda più recente. Quella delle videocamere in Municipio. Una proposta popolare, presentata dal Movimento 5 Stelle, che avrebbe permesso le dirette web dei consigli del XIII Municipio. Al termine di una convulsa seduta, però, il presidente della Commissione Bilancio e Regolamento,
Salvatore Colloca si dimette per protesta verso il suo gruppo consiliare. Le reazioni non sono mancate anche perché, secondo diversi rumors non ancora confermati, Colloca potrebbe lasciare anche il PdL, dove adesso è capogruppo, per passare all'UdC.
LO SCENARIO - La Maggioranza ha i numeri per andare avanti. Anzi il numero. Uno. Questo piccolo scarto potrebbe bastare a Vizzani per arrivare almeno a fine mandato, sta di fatto però, che la situazione è in bilico. Senza dimenticare che, gli imprenditori che gestiscono gli stabilimenti di Ostia, giocheranno un ruolo fondamentale sulla prossima mosse del parlamentino lidense. In Municipio, infatti, è stato avvistato anche Paolo Papagni fratello di Renato, gestore dello stabilimento 'Le Dune'. Insomma la vicende è tutt'altro che chiusa.
