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Ostia, l'erosione "mangia" ancora le spiagge: crolla la piscina del lido Dopolavoro Atac Cotral

Il mare agitato a causa del vento forte, ha scavato pesantemente sotto la palizzata di legno

L'erosione continua a fare danni sul mare di Roma. Le mareggiate degli ultimi giorni hanno "mangiato" il tratto di costa all'altezza del Lungomare Amerigo Vespucci, ad Ostia. Martedì l'ultimo danno in ordine di tempo. 

I gestori del Dopolavoro Atac Cotral hanno infatti constatato come la piscina dello stabilimento, nella quale sin dagli anni '60 hanno nuotato i romani, è infatti crollata in mare a causa dell'erosione. Le onde hanno scavato la sabbia sotto la palizzata in legno, installata a supporto della pavimentazione, facendo cedere una parte della piscina.

Due giorni fa l'amara sorpresa, a pochi giorni dall'inizio della stagione balneare. Si stimano danni per almeno 50mila euro soltanto per la piscina. Problemi che riguardano anche lidi, con l'erosione della costa che minaccia anche il Venezia, lo Sporting Beach e la Pinetina-Nuova Pineta, già in passato flagellata dalla forza delle onde.

"Non c'è turismo se non c'è spiaggia", ha avvertito Marco Maurelli, presidente di Federbalneari Lazio, interpellato da Adnkronos. Quel che continua a preoccupare i balneari è l'erosione dei litorali che avanza. "Un problema sottovalutato, affrontato in modo non ortodosso dalla Regione. L'erosione, certificano i dati, è notevolmente aumentata come conseguenza diretta di interventi inefficaci. Non si può pensare di risolvere buttando quattro sassi a mare, senza logica, senza studi e valutazioni ambientali. Bisogna intervenire alla radice del problema evitando sperpero di risorse", evidenzia Maurelli.

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