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Caos nelle concessioni demaniali marittime nel XIII Municipio

Paula de Jesus, urbanista di LabUr, Laboratorio di Urbanistica rivela sul suo blog personale retroscena su una questione molto delicata relative alle concessioni demaniali

E’ di oggi la notizia del rinvio della conferenza stampa convocata urgentemente dal presidente Giacomo Vizzani. Il numero uno del XIII Municipio, che ha rinnovato il suo impegno con il territorio tramite una nota a mezzo stampa, oggi avrebbe anche dovuto parlare della revoca di concessioni "commerciali su aree demaniali in relazione all’articolo 45bis del Cod. di Navigazione". 

In particolare, secondo Paula de Jesus, urbanista di LabUr, Laboratorio di Urbanistica, sembra che la revoca riguardasse lo stabilimento 'Le Dune' di Paolo Papagni, fratello del più noto Ing. Renato Papagni, che "gode di un’unica concessione demaniale insieme all’adiacente stabilimento Tibidabo". "Lo stabilimento Tibidabo - si legge dal blog della de Jesus - risulta in concessione alla A.E.B. Esercizi Bagni r.l. per una superficie scoperta di 19.120 mq, contro i 22.500 mq totali dichiarati, un fronte mare di 450 mq, ma una superficie coperta di soli 3.400 mq, che secondo altre fonti documentali, risalenti addirittura al 2005, risultano essere invece così composte: 788 mq di facile rimozione e 4.313 mq di pertinenze". 
 
C'è di più. L'urbanista rivela anche altri retroscena: "La prima voce si riferisce a cabine e parcheggi, la seconda a strutture come centri benessere, ristoranti, bar, non inclusi nei testimoniali di stato e dunque di proprietà privata. E’ nota a tutti l’esistenza e la diffusione sul litorale romano della pratica delle 'cessione delle concessioni'. Sono infatti sempre gli stessi imprenditori a rimanere concessionari. Cambiano in continuazione invece i nomi delle società intestatarie, consentendo così a equivoci giri di denaro di accedere a beni statali come le aree demaniali. Secondo voci di corridoio oltre al Tibidabo (Le Dune in particolare) sarebbero inclusi nella revoca di concessioni commerciali su aree demaniali altri famosi stabilimenti quali Med, Urbinati, Don Pepe, il Capanno e altri".
 
Insomma una questio a dir poco delicata e per nulla chiusa. "Rimane ancora aperta, - scrive ancora Paula de Jesus - per conto della Regione Lazio, tutta la regolarizzazione dei parcheggi su aree demaniali del Lungomare A. Vespucci, la gran parte sprovvisti delle necessarie autorizzazioni comunali e delle conseguenti valutazioni di impatto ambientale con conseguenti danni a tutto il patrimonio arboreo, boschivo e dunale, oltre all’inquinamento del sottosuolo".

 

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