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Ostia, il cantante rap-neomelodico nipote del boss in concerto nel villaggio del X Municipio: è polemica

Dopo i fuochi d'artificio pagati dal Municipio, scoppia l'ennesimo caso politico a Ostia. Ieva: "Ribadiamo la nostra ferma distanza, umana prima ancora che politica, dalla criminalità organizzata"

Dopo i fuochi d'artificio, poi rimandanti, e la cena elettorale senza green pass per Virginia Raggi, un altro caso politico scuote il Movimento 5 Stelle nel X Municipio. Questa volta ad animare il dibattito, e il fuoco delle opposizioni, è un concerto. 

Il 17 settembre sul palco del "Villaggio dello sport - X Village", la manifestazione estiva voluta con tanto di bando dalla giunta grillina tanto da paragonare Ostia a Venice Beach, salirà Vincenzo 'Niko' Pandetta, cantante rap-neomelodico nipote del boss di Cosa Nostra di Catania Salvatore Cappello, dal 1993 ergastolano al 41 bis, al quale dedicò la sua hit da olire 3 milioni di click su Youtube che, tra i versi, cantava: "Zio Turi sei stato tu la scuola di vita che mi ha insegnato a vivere con onore, per colpa di questi pentiti sei chiuso là dentro al 41 bis".

Canzone poi tolta dal web, come lo stesso Pandetta ha sottolineato, perché ormai, dice, che con quella vita non ha più nulla a che fare. D'altronde la parentela non fa di lui automaticamente un boss. Ma intanto a Ostia, territorio dove la parola mafia rappresenta sale su ferite ancora aperte, è scoppiato il caso. 

Mario Falconi, candidato Pd alla presidenza del Municipio, ha chiesto l'annullamento del concerto: "Il Municipio X ha innumerevoli risorse ed è su quelle che dobbiamo puntare soprattutto per dare un esempio ai tanti giovani che seguono la musica. Se Pandetta vuole prendere posizione si dissoci contro la criminalità organizzata e allora si può fare. In caso contrario non abbiamo bisogno di queste iniziative e vorremmo sapere chi l'ha autorizzata. I cittadini lidensi hanno già dovuto subire, e per lungo tempo, un'onta che non meritavano. Per questo motivo abbiamo chiesto a gran voce di annullare il concerto".

A diffondere sui social le foto delle vele che pubblicizzano l'evento in tutta Ostia, è stata Maricetta Tirrito, portavoce del Co.g.i. (Comitato Collaboratori di Giustizia). La manifestazione X Village, affidata con bando pubblico alla Club Italia Eventi Asd, e durerà fino al 30 settembre. 

Sulla vicenda è intervenuto Alessandro Ieva, assessore nel X Municipio e candidato del M5s per il bis a minisindaco di Ostia: "Quando si parla di legalità, e di contrasto alla criminalità organizzata, non accettiamo compromessi o tentennamenti. La nostra amministrazione ha governato per tre anni e mezzo un Municipio precedentemente commissariato per mafia, e si appresta a farlo con rigore e trasparenza anche per i prossimi cinque anni".

"In relazione all'X Village, ricordiamo che il X Municipio garantisce la concessione di suolo pubblico esclusivamente alle aree interessate dagli eventi e dalle attività culturali, sportive, artistiche e ludico ricreative senza fine di lucro. Non solo quindi non vi è nessun esborso di denaro pubblico, diretto o indiretto, a favore del concerto di Pandetta ma non potrà, come non lo è stato sino ad ora, in alcun modo essere preteso nessun pagamento dai cittadini per accedere alle attività del Villaggio. Ribadiamo la nostra ferma distanza, umana prima ancora che politica, dalla criminalità organizzata".

A rispondere alle accuse, ci ha pensato anche lo stesso Pandetta che si dice cambiato rispetto al passato e sui social spiega: "Dovrei essere preso d'esempio come rivalsa ma i giornali e molti altri organi preposti in svariate regioni d'Italia provano ad intralciare il mio lavoro, i miei live show .

Ho ribadito molte volte che grazie alla musica sono una persona nuova e diversa dal passato. Continuano ad additarmi determinate accuse alle quale ho dato ampie risposte e spiegazioni nel corso degli anni. Il brano che mi si contestualizza è stato rimosso dalle scalette dei miei Live Show ben 5 Anni fa. Quindi trovo queste accuse infondate".

"Ribadisco che potrei essere d'esempio per molti giovani che hanno vissuto o vivono la realtà che ho vissuto anche io. Ringrazio Dio per avermi dato una seconda possibilità. Credendo in me stesso coltivando le mie doti e passioni", firmato Niko Pandetta.

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