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Ostia, il concerto del trapper-neomelodico è un caso: accertamenti della prefettura

Il concerto del cantante Niko Pandetta, è in programma per il 17 settembre. È nipote del boss Salvatore Cappello, catanese al 41 bis dal 1993, a cui ha anche dedicato una canzone

Ad Ostia è scoppiato il caso per il concerto del trapper neomelodico Vincenzo Niko Pandetta, nipote del boss Salvatore Cappello, catanese al 41 bis dal 1993, a cui ha anche dedicato una canzone. In queste ore, infatti, sono in corso degli accertamenti e gli approfondimenti della prefettura di Roma sulla partecipazione del cantante neomelodico sul palco del Villaggio della Musica a Ostia, previsto per il 17 settembre.

Secondo quanto apprende l'Adnkronos da fonti della prefettura, l'orientamento sarebbe comunque quello di non consentire la partecipazione a eventi musicali ad artisti che si esprimono contro la legalità e a favore di fenomeni criminali. Pandetta, che dice di aver cambiato vita da tempo, sui suoi canali social si era difeso così: "Dovrei essere preso d'esempio come rivalsa, ma i giornali e molti altri organi preposti, in svariate regioni d'Italia provano ad intralciare il mio lavoro, i miei live show. Continuano ad additarmi determinate accuse alle quale ho dato ampie risposte e spiegazioni nel corso degli anni, trovo queste accuse infondate".

"Il concerto di Nico Pandetta rappresenterebbe un oltraggio alle vittime innocenti di mafia e ai loro familiari e una ferita alla memoria condivisa della nostra Repubblica", secondo Gianpiero Cioffredi, Presidente dell'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio che aggiunge: "Le responsabilità del cantante catanese non derivano dall’essere il nipote di Turi Cappello, uno dei boss più sanguinari condannato all’ergastolo ma dall’aver elevato lo zio mafioso a modello ed esempio di vita. Gli organizzatori del concerto si rendano conto dell'errore commesso e annullino l'esibizione, per di più previsto in uno spazio pubblico, di un cantante che offende la sensibilità di una comunità che conosce sulla propria pelle la pericolosità di una presenza della criminalità organizzata nel proprio territorio da cui tenta con orgoglio di liberarsi, sostenendo l'azione splendida delle forze di polizia e della Magistratura".

Nel frattempo dal Partito Democratico già sono arrivate le prime richieste di "stop" al concerto, come quella avanzata dal candidato presidente nel X Municipio Mario Falconi. "È gravissimo che un simile personaggio, chiaramente associato a messaggi mafiosi, venga invitato proprio a Ostia, il Municipio di Roma dove la piaga della criminalità organizzata è più presente, soffocando e minacciando la vita e la libertà dei cittadini. Ed è inaccettabile che tutto ciò avvenga su iniziativa del Municipio. Perché la cultura mafiosa si sconfigge anche così, non lasciando spazio a messaggi e simboli pericolosi e ammiccanti. La Roma che vogliamo sarà questa, che combatte le mafie in ogni modo, in ogni territorio", si legge in un post della pagina per Gualtieri Sindaco, facendo ricadere velatamente le responsabilità sulla giunta del M5s che governa Ostia perché Pandetta, appunto, sarà ospite nel 'Villaggio dello sport - X Village', la kermesse estiva voluta dal X Municipio e finanziata con soldi pubblici. 

Accuse che i pentastellati hanno respinto al mittente: "Ribadiamo la nostra ferma distanza, umana prima ancora che politica, dalla criminalità organizzata", ha scritto in un post Alessandro Ieva, candidato presidente nel X Municipio proprio per il M5S. 

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