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Tennis, Lemon Bowl 2015: qualificazioni all'Axa e a Palocco

Il Lemon Bowl 2015 riprenderà il proprio corso domani mattina alle ore 9 con più di 200 incontri che verranno visionati da maestri, genitori, appassionati, talent scout e semplici curiosi

Le qualificazioni della 31a preso il via quest’oggi con incontri riguardanti le categorie under 10, 12 e 14. Nonostante la pioggia sono stati subito molti i match a caratterizzare la giornata inaugurale dei tabelloni cadetti. Da sempre conditi da grinta, passione e buona tecnica di base. Tanti i maestri nazionali presenti sui campi di New Penta 2000 (sede centrale della manifestazione), Eschilo 2 e Polisportiva Palocco. Le qualificazioni termineranno l’1 gennaio, mentre i main draw si disputeranno a partire dal 2 fino al 6 gennaio. 

I primi tornei della carriera. Il Lemon Bowl rappresenta per molti ragazzi la prima esperienza agonistica della carriera. “Questo è un torneo molto formativo – ha spiegato Simone Ercoli, ex coach tra gli altri di Simone Bolelli e Federico Gaio – ed è sempre un piacere venire a seguirlo, analizzando i miglioramenti dei giovani tennisti a pochi giorni dall’inizio della nuova stagione”.

Simone, insieme al fratello e plurivincitore del Lemon Bowl Francesco, ha preso in gestione da luglio la Polisportiva Palocco, creando anche il nuovissimo Ercoli Tennis Team. “Siamo molto contenti per questa nuova avventura - ha raccontato ancora coach Ercoli - e speriamo possa crescere sempre di più. Qui al Lemon Bowl abbiamo iscritto tanti ragazzi, sperando possano vivere un’ottima esperienza in un ambiente così bello e pregno di cultura sportiva”.

Si alza il livello medio. Non soltanto quantità (1.436 iscritti) ma anche qualità. Passeggiando tra i campi del Lemon Bowl 2015 si assiste spesso e volentieri a match tecnicamente interessanti, nonostante si tratti dei primi turni di qualificazione.

“Seguo questo torneo da sempre – racconta Stefano Panatta, presidente del Tennis Club Pomezia – e devo dire che nelle ultime edizioni ho notato un livello medio sempre più alto”. Non è mai semplice comprendere le potenzialità di ragazzi così giovani, ma Panatta non punta sulla tecnica né sul fisico: “Ciò che risalta ai miei occhi è la testa, l’atteggiamento in campo, la predisposizione al match. Lo scorso anno rimasi colpito da Fausto Tabacco, vincitore dell’under 12, mentre quest’anno sono curioso di visionare il fratello minore Giorgio. Chi mi ha impressionato di più in tutti questi anni di Lemon Bowl? Non ho dubbi: Anna Kournikova. Era letteralmente una macchina, si vedeva già allora che sarebbe arrivata in alto”.

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