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Casal palocco Castel Fusano

Campi abusivi: abbattute un centinaio di baracche a Castel Fusano

E' partita dalla pineta del litorale la bonifica dei campi rom promessa dal sindaco Alemanno all'indomani dello stupro di San Valentino. Abbattuti 50 insediamenti con 2 o tre baracche ciascuno

Sono partiti questa mattina dalla pineta di Castelfusano e da Ostia gli sgomberi di insediamenti abusivi e baracche annunciati dal sindaco di Roma Gianni Alemanno all'indomani dello stupro di una ragazzina al parco della Caffarella.

Gli insediamenti nella pineta di Castelfusano sono 78 e a fine giornata ne verranno abbattuti 28. I piccoli insediamenti, composti da uno o due baracche con quattro o al massimo sei persone, sono rifugio per lo più di romeni e di qualche polacco.

Alle operazioni di sgombero è presente anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno. L'operazione, coordinata dagli agenti della Polizia di Stato dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, diretto da Raffaele Clemente, durerà almeno una settimana e vede impegnati circa un centinaio tra polizia, esercizio, corpo forestale e vigili urbani.

Già altre volte, soprattutto durante l’estate, le forze dell’ordine avevano allontanato gli occupanti che, puntualmente erano tornati. Il punto di svolta, sarebbe non solo la rimozione delle macerie ma anche il presidio costante del bosco per impedire che le favelas tornino a costituirsi.

Nel polmone verde della pineta di Castelfusano nel dicembre scorso morirono una donna romena e il figlio di tre anni, entrambi avvolti dalle fiamme del fuoco che avevano acceso per riscaldarsi nella baracca dove vivevano.
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