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X Municipio, bando AeC anomalo: maxi risarcimento per Anffas Ostia

I fatti riguardano l'assegnazione del bando di assistenza educativa culturale ai ragazzi con disabilità del X Municipio, poi commissariato nell'ambito dell'inchiesta di Mafia Capitale

Maxi risarcimento per Anffas Ostia. Si tratta di una cifra che il Tar stabilirà in una nuova udienza e che va da un minimo di 500mila euro a un massimo di 1,5 milioni. Tanto il X Municipio dovrà pagare alla onlus che denunciò le anomalie del bando di assistenza educativa culturale ai ragazzi con disabilità.

E' passata infatti in giudicato la sentenza del Tar del Lazio n.10313 del 28 luglio 2015 sul ricorso di Anffas Ostia Onlus in merito all'assegnazione del bando AeC 2014/2015 del X Municipio, poi commissariato. A vincere il bando furono l'associazione Virtus Italia che compare nella prima trance delle intercettazioni di 'Mondo di Mezzo', la Cooperativa Futura e Presenza Sociale.
 
Il Tar aveva rilevato come l'assegnazione del servizio fosse "viziata" da "eccesso di potere" sull'assegnazione dei punteggi. Da clausole "illegittime", "graduatorie falsate" e incomprensibili "valutazioni entusiastiche" della commissione di gara. Il Comune di Roma, pochi giorni fa, ha rinunciato a proporre appello e così il Municipio di Ostia dovrà versare un maxi risarcimento ad Anffas, "ingiustamente esclusa dal servizio". Un pasticcio, quello del bando AeC, che rischia di costare caro alle casse del parlamentino lidense.
 
Contenti i rappresentanti della onlus che però avvertono: "Si tratta di un problema che rischia però di ripresentarsi anche per gli affidamenti 2015 e 2016. Anffas a settembre 2015 è stata nuovamente esclusa dal servizio per un "vizio" che il Tar del Lazio il 5 novembre 2015 in prima istanza ha ritenuto "in contrasto con le disposizioni contenute nell'avviso pubblico, nonché con i principi di partecipazione al procedimento amministrativo". Subito dopo l'ordinanza del TAR, i servizi sociali del X Municipio hanno comunicato ufficialmente di voler rivalutare la posizione di Anffas. Dopo oltre 60 giorni però nulla è stato deciso".
 
Anffas, da parte sua, vuole precisare che "tutti i tentativi di scongiurare i vari ricorsi al TAR proposti da Anffas tra il 2014 e dicembre 2015, sono stati inutili. Prima la dirigente del servizio Loredana Betti poi la dottoressa Saracino hanno espresso parere negativo costringendo l'associazione a costosi processi e ora il Comune a risarcimenti milionari".
 
"Ci appelliamo alla Commissione Straordinaria che ha già dimostrato di lavorare per il bene del territorio. Qui a rischio non c'è solo il proseguimento delle attività di Anffas Ostia Onlus, ma un danno incalcolabile per le casse municipali e per i servizi sociali tale da minare anche la fiducia dei cittadini. Soltanto la Commissione Straordinaria ha il potere di cambiare le cose, riammettere in servizio Anffas Ostia Onlus ed evitare nuovi e costosi procedimenti", sottolineano dall'associazione.

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