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Anfass Ostia: battaglia legale contro l'Inail

Con una decisione priva di qualsiasi appiglio legale (articolo 8 del dm 24 ottobre 2007), pur in presenza di regolari versamenti dei premi assicurativi da parte di Anffas Ostia Onlus, l’INAIL ha emesso parere negativo al rilascio del DURC nei confronti di Anffas Ostia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Con una decisione priva di qualsiasi appiglio legale (articolo 8 del dm 24 ottobre 2007), pur in presenza di regolari versamenti dei premi assicurativi da parte di Anffas Ostia Onlus, l’INAIL ha emesso parere negativo al rilascio del DURC nei confronti di Anffas Ostia. Il Durc è il documento unico che accerta la regolarità contributiva degli enti che operano con fondi pubblici finalizzato allo sblocco delle rimesse verso gli enti stessi. Questo un provvedimento rischia, se non revocato, di mettere Anffas Ostia con le spalle al muro e nelle condizioni di non ricevere dal Comune di Roma le rimesse che le spettano di diritto per le prestazioni erogate.

Contro questa disposizione, assunta nello spazio di una giornata senza che sia stata mai comunicata l’apertura di un procedimento amministrativo e senza alcuna istruttoria, l’associazione ha presentato immediatamente ricorso.L’articolo 8 del decreto ministeriale dell’ottobre del 2007 stabilisce che relativamente ai crediti non ancora iscritti a ruolo, in pendenza di un contenzioso amministrativo, la regolarità del Durc può essere dichiarata sino alla decisione che respinge il ricorso. In soldoni fino a quando l’autorità amministrativa preposta ad esprimersi e successivamente il giudice, non si pronunceranno sul  ricorso presentato da Anffas Ostia, l’Inail è obbligata a rilasciare Durc positivo.

Il problema nasce da un errore non imputabile direttamente all’associazione e riguarda la variazione di alcuni codici di apertura delle posizioni lavorative tipiche del settore, gli stessi utilizzati praticamente da tutte le altre realtà che operano nel segmento socio-sanitario. Codici sui quali Anffas Ostia ha versato senza ritardi gli importi previsti e che nel tempo sono stati aggiornati e accertati, tanto da non essere mai arrivate contestazioni dall’Inail. L’associazione ha dunque versato quanto previsto su codici variati.

Il provvedimento contro Anffas Ostia è stato inoltre preso “sulla base di informazioni acquisite d’ufficio” che riportano la stessa data del provvedimento comunicato all’associazione e di conseguenza in totale violazione del doveroso contraddittorio tra ente amministrativo e privato previsto dalla legge amministrativa, che peraltro sancisce l’apertura di un procedimento prima dell’emissione di un provvedimento. E ancora: La normativa prevede espressamente la non retroattività di un simile accertamento che invece l’Inail vorrebbe per Anffas Ostia far partire dal 2006. “L’associazione - afferma il direttore generale di Anffas Ostia, Stefano Galloni - oltre al ricorso presentato sta valutando l’immediato appello alla magistratura ordinaria non escludendo l’ipotesi di un ricorso anche alla magistratura penale in virtù dell’atteggiamento di un dirigente dell’istituto che interpellato in due diverse occasioni da funzionari dell’associazione, assumendo su di sé la decisione sul rilascio del Durc, ha riferito di non conoscere nemmeno l’esistenza del ricorso aggiungendo però, a chiosa, la sua assoluta inutilità”.

È evidente il pregiudizio in un simile atteggiamento che dimostra il totale spregio dei principi amministrativi più semplici e dei diritti dell’associazione. In ogni caso il mancato rilascio del DURC in pendenza dei termini per la decisione del ricorso presentato tempestivamente è un comportamento assunto in totale violazione di una chiara norma di legge che impone il rilascio del Durc nelle more della definizione dei contenziosi. Anffas allerta tutte le altre associazioni di settore, i lavoratori e i cittadini che usufruiscono dei servizi erogati di un possibile effetto domino: se questo atteggiamento dell’Inail dovesse essere reiterato è obbligatorio ovviamente che l'ente uniformi la decisione anche agli altri organismi e non solo ad Anffas Ostia. C’è il rischio quindi di un blocco del settore, almeno di quello che lavora con rimesse pubbliche. La posizione dell'Inail, se non chiarita, contribuisce ulteriormente ad aumentare in un periodo di forte crisi economica gli oneri per le associazioni e per le aziende private anche se virtuose e regolari pagatrici. Le stesse associazioni che, con i loro sforzi, consentono i rinnovi contrattuali tanto amati dal servizio pubblico.

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