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Acilia Malafede / Via Ostiense, 1551

Roma Lido, il municipio in pressing per la realizzazione della nuova fermata

I fondi per realizzare la fermata sono stati accantonati ma anche la sua progettazione è ferma ai box

Una fermata della linea Roma Lido anche nel quartiere “Giardino di Roma”. E’ una richiesta che dal territorio situato sul confine tra i municipi IX e X viene da molti anni avanzata. Ma a dispetto delle dichiarazioni, degli atti votati, dei passaggi di gestione  tra Comune e regione Lazio, quella che dovrebbe diventare la quindicesima fermata della futura “Metromare” è ferma ai box.

Costretti a prendere l'auto privata

A fronte d’una condizione di evidente stallo, la questione è tornata in discussione. A riaprire il caso, in municipio X, ha provveduto Marco Possanzini, il capogruppo della lista Sinistra italiana. “Da anni i residenti del quartiere Giatdino di Roma e di Malafede - ha spiegato Possanzini con l’atto portato in aula - attendono di poter fruire di questa importante infrastruttura visto che gli unici collegamenti con il resto della città, si sviluppano lungo gli assi viari della Cristoforo Colombo e della via Ostiense” .

L’aver lasciato soltanto l’opzione “su gomma” ha inevitabili ricadute sul traffico che attraversa il quadrante. Per accedere sulla via Cristoforo Colombo, infatti, bisogna percorrere via di Malafede: una strada con una sola corsia per senso di marcia, priva della corsia d’emergenza. Via Ostiense, poi, presenta le medesime caratteristiche, aggravate dal fatto d’essere una strada impiegata da chi abita nei tanti quartieri sorti lungo il suo asse.

I fondi a disposizione per la fermata

La fermata del “Giardino di Roma”, consentirà di avere un’opzione alternativa alle lunghe code che, nelle ore di punta, si vengono a formare in entrata ed in uscita dal quartiere. Del resto, già due anni fa, l’assemblea capitolina aveva deliberato di vincolare le entrate derivanti dagli oneri del comprensorio Giardino di Roma, 1,18 milioni di euro già versati nel 2014, alla realizzazione della fermata. A quelle risorse, inoltre, si devono sommare i 2,4 milioni di euro derivanti dal piano casa avviato sullo stesso comparto urbanistico. Per la fermata, quindi, ci sarebbe da sfruttare un tesoretto da oltre 3 milioni e mezzo di euro.

La richiesta del progetto preliminare 

A dispetto dei finanziamenti accantonati e delle dichiarazioni d’intenti, come quella risalente al gennaio del 2021, non è partita neppure la progettazione della fermata. “Comune e regione devono dialogare perché il primo ha i fondi per realizzare un'intervento così atteso, ormai di competenza regionale” ha commentato Possanzini, sentito da Romatoday. Per questo il municipio ha deciso di passare all’azione, chiedendo al presidente Falconi di attivarsi con la regione Lazio ed il comune di Roma per “avviare nel più breve tempo possibile la fase realizzativa del progetto di fattibilità tecnica ed economica”. Dall'esito della votazione di questo atto, può ripartire l'impulso ad edificare un'infrastruttura che sembra finita ormai, è il caso di dirlo, in un binario morto.

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