rotate-mobile
Acilia Acilia

Prezzi nel XIII municipio: è Acilia la zona più economica

Ecco un aggiornamento sulla situazione prezzi dei generi alimentari primari sui territori del XIII Municipio, in un’indagine condotta nei principali supermercati, mercati, fruttivendoli, macellai e fornai

Sono due le differenti strategie commerciali nel XIII municipio: il rialzo vertiginoso dei prezzi in alcuni esercizi settoriali e un preciso piano anticrisi giocato sul ribasso, specialmente nei Supermercati, legati a Marchi di diffusione Nazionale nei discount. Una grande differenza si nota anche tra le tendenze tra i vari territori del XIII municipio. Acilia risulta la zona più economica. Infernetto e Axa Casalpalocco quelle più care. Ostia, anche in questo caso, divisa tra levante e ponente.  

IL PANE

Il genere alimentare più caro in assoluto è il pane, con un rincaro medio di 0,45 centisimi di Euro, rispetto ai dati della primavera 2008. Da Gs, Conad  e Todis dei tre territori,  una confezione da tre rosette costa 1,10 centesimi. In alcuni Forni, tre rosette arrivano a costare anche 1,60. In particolare, ad Ostia sono stati presi in esame tre negozi di vendita al dettaglio di pane: i tre banchi di alimentari e i due fornai presenti nei due mercati coperti dell’Appagliatore e di via Orazio dello Sbirro, oltre che Conad Gs e Panorama.  Un filone da un chilo di pane acquistato nei tre forni arriva a costare, nell’esercizio più caro, 2,50 euro, contro i 2 euro dell’anno scorso. Negli altri due si arriva ai 2,30 euro. Molto diversa la situazione per i due mercati dove troviamo un prezzo stabile di 1, 80, con ribassi speciali a fine giornata, dove si vendono filoni ad 1,45, 1,50 .

Nei tre Supermercati il costo è stabile ad 1,70, con speciali offerte periodiche di ribasso che arrivano a toccare l’1,50 euro. Il pane fine, come rosette, panini all’olio, spighe ed altre varietà di pane lavorato è aumentato del 2% rispetto allo scorso anno, toccando nei forni,  anche 60 centisimi di euro a panino.

Più mite la situazione ad Acilia, che vede una leggera flessione dei prezzi anche negli esercizi al dettaglio, dove 1 kg di pane costa da 1,50 ad un max di 1,85, con speciali saldi a fine giornata. In zona Infernetto e Casal Palocco, fatta eccezione per i Supermercati a Marchio che hanno obbligatoriamente prezzi uniformi, come GS e Conad e per alcuni esercizi di vendita al Dettaglio presenti nel Centro Commerciale le Terrazze e nel piccolo Centro Commerciale 2000 di via Lino Bianchi Barriviera,  nei forni il pane raggiunge anche 2, 85 al chilo, aumento giustificato dai titolari, con la grande e nostrana qualità del  prodotto venduto, di propria produzione artigianale e l’elevato aumento dei costi degli ingredienti

CARNE

Per quanto riguarda il costo della carne, l’aumento è stato significativo per la carne di manzo, più 1,5% rispetto al 2008, che raggiunge anche i 13 euro al chilo in alcune macellerie e rasenta gli 11 euro al  chilo nei supermercati. Il prezzo scende a 9, 50 nei due mercati Coperti di Ostia e a 9,00 euro nei Discount Tuo Dì e Todis.   Più o meno stabili i prezzi delle altre carni, fatta eccezione  per la carne di maiale che è salita del’1%. 

Pollo e  tacchino si possono acquistare con un prezzo variabile tra i 6 e gli 8 euro al chilo, con una stabilità di prezzo rispetto allo scorso anno  Anche sulla carne il primato del risparmio va ad Acilia che in ben 4 delle macellerie presenti si può acquistare un kg di manzo a 8,90, contro i 14 euro di alcuni venditori al dettaglio di Casal Palocco,  più o meno lineari ad Ostia i prezzi all’interno del Centro Commerciale le Terrazze.

Sul latte e le uova vincono in convenienza i Supermercati ed i discount, in particolare Gs che, con la sua linea di prodotti sotto costo consente un risparmio dell’1% su latte a lunga conservazione, 0,49 centesimi al litro, contro 1,10 di alcuni alimentari e i 0,90 centesimi di Euro del Mercato di via dello Sbirro e gli 0,85 del Mercato dell’appagliatore  di Ostia.  Ad Acilia il prezzo negli alimentari varia dagli 0,70. Una confezione da 6 uova varia notevolmente di costo tra i supermercati e i negozi di alimentari con un rincaro sul prezzo del 2% negli alimentari. Anche in questo caso, comunque, gli alimentari di Acilia risultano più convenienti rispetto a quelli di Ostia e dell’Axa Casalpalocco, con un risparmio del 2%.

FRUTTA
Un notevole rincaro, rispetto al 2008 si è avuto per la frutta, stabile invece il prezzo della verdura.  Un’inversione  di tendenza nella strategia commerciale ed una grande differenza  tra Ostia, Acilia e l’Infernetto Casal Palocco sono i primi elementi che saltano agli occhi. Ad Ostia ed Acilia, infatti, sono i venditori al dettaglio ad avere il primato convenienza, proponendo spesso il tutto ad un euro, specialmente sulla verdura, ma anche sulla frutta. Una tendenza al rialzo, invece, nella zona sud dell’entroterra dove i fruttivendoli caricano i prezzi anche di 0,50 centesimi di Euro in più, specialmente su fragole ( arrivano a costare anche 3 euro a cestino, circa 250 grammi), arance ( 2,50 al kg). Stabile la situazione nei supermercati  di tutto il territorio,  dove le fragole arrivano a costare fino ad un max di 1,80 e nei discount (spesa max 1, 40), mentre si può acquistare un chilo di arance a 1,75 euro.

Nei due principali mercati di Ostia  l’acquisto più conveniente risulta quello della verdura, in particolare su insalata,  spinaci, bietole, cavolfiore, finocchi, il cui prezzo al chilo varia da 1 euro ad 1,20, senza significativi mutamenti rispetto allo scorso anno.  Il primato della convenienza spetta però al mercato dell’Appagliatore che effettua spesso promozioni su frutta e verdura aderenti al principio tutto a 0,60 centesimi. Grande divario anche tra i fruttivendoli di Ostia Levante e Centro e quelli di Ostia ponente, con un risparmio dell’1,2% a Ponente rispetto che alla zona Stella Polare e alle vie del Centro.

Una nota a parte meritano una categoria che, seppur vicina ai fornai, si differenzia per la tipologia e la varietà dei prodotti venduti, ovvero i negozi di pizza a taglio, o consegna a domicilio che hanno visto un aumento del 1,5% rispetto al 2008 . Un pezzo di pizza margherita del peso di 60 gr costa infatti da 1,50 a 2,30. Per contro una pizza rotonda da asporto o con la consegna, sempre margherita costa 4,50, con un aumento di 1,00  rispetto allo scorso anno. In alcuni esercizi dell’entroterra il costo della pizza è salito anche di 1,50 euro.
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prezzi nel XIII municipio: è Acilia la zona più economica

RomaToday è in caricamento