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Acilia Dragona / Via di Monte Cugno

Un contenzioso lascia 300 famiglie senza illuminazione pubblica

Il campidoglio ha deciso di affrontare la questione che lascia due strade con i lampioni spenti

Senza illuminazione stradale da un paio di anni. E’ quello che succede agli abitanti di via Monte Cugno e via Daniele Badiali, due strade che si trovano nel quadrante sud della capitale, nella zona di Monti San Paolo, ad Acilia.

Il piano di recupero urbanistico

La condizioni in cui versano gli abitanti del quadrante, è stata affrontata nel corso di un’apposita riunione convocata, in streaming, dalla commissione lavori pubblici di Roma Capitale. Il disservizio rientra nelle complicate trame che hanno caratterizzato il “Piano di recupero urbanistico” di Acilia. Uno strumento che doveva servire a dotare il quartiere di alcune infrastrutture ma che, ad oggi, ha finito per essere all’origine di un contenzioso.

I lavori mai realizzati

“Nell’ambito del Piano di recupero era prevista un’opera primaria, la realizzazione del sottopasso che attraversando via dei Romagnoli, via Ostiense e la via del Mare, doveva unire il quartiere di Dragoncello con Acilia Sud. Quell'infrastruttura non é stata fatta e, conseguentemente, sono venute meno alcune opere a scomputo, tra cui quelle che prevedevano l’illuminazione in un paio di strade” ha spiegato Marco Belmonte, il presidente della commissione urbanistica del municipio X.

Il contenzioso

La mancata realizzazione degli interventi previsti ad Acilia, ha comportato un ricorso al Tar da parte delle due aziende impegnate nell’edificazione del quadrante. I giudici hanno dato loro ragione ma il comune, ha fatto sapere l’avvocatura capitolina nel corso della seduta di commessione, ha deciso di appellarsi al Consiglio di Stato. Nelle more del contenzioso, però, ci sono 300 famiglie rimaste senza luce. “Fino a circa due anni fa – ha spiegato Belmonte –  potevano utilizzare quella di cantiere”. Ma terminati i lavori hanno dovuto rinunciarvi perché mancano i collaudi propedeutici all’acquisizione dei lampioni da parte di Roma Capitale. 

Cosa farà il comune

“Abbiamo concordato con gli uffici capitolini di effettuare un sopralluogo al fine di dare in gestione il servizio ad Areti perché  bisogna risolvere il problema di tante famiglie senza illuminazione pubblica” ha dichiarato Antonio Stampete. L’intenzione dell’amministrazione, ha ricordato Belmonte è di “dare la precedenza all’acquisizione, da parte del patrimonio, solo degli impianti luminosi mentre quella delle strade dovrà aspettare”. In attesa dell’esito del contenzioso legale, almeno l’illuminazione pubblica sarà garantita.
 

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