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Ostia, 400mila per la difesa delle spiagge. L'allarme dei balneari: "Imprese a rischio"

Fiba Roma e Lazio, il sindacato dei balneari di Confesercenti, lancia "un grido disperato di aiuto, per salvare ormai quello che rimane delle imprese balneari di una parte di costa del Lazio"

Quattrocentomila euro per 400 metri di riva verso ponente. E' il costo del mini intervento di ricostruzione dell'arenile disposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e affidato alla Protezione Civile Nazionale per il tratto di costa dalla inortno alla Rotonda di Ostia. 

"Finalmente, dopo un iter piuttosto tortuoso andato sicuramente più in là del previsto, sono stati assegnati i primi lavori per la difesa delle spiagge di Ostia. Si tratta di un primo stanziamento di 400mila euro della Presidenza del Consiglio dei Ministri, convogliato alla Protezione Civile Nazionale dopo lo sblocco dello Stato di Calamità Naturale da parte della Regione Lazio per i fatti accaduti il 29 e 30 ottobre 2018. La gara è stata assegnata 4 giorni fa. Gli interventi andranno a preservare la battigia di uno dei punti più colpiti dall'erosione, quello che va dalla rotonda di Ostia per 400 metri di lunghezza in direzione Canale dei Pescatori. La spiaggia avanzerà di circa 10 metri rispetto all'attuale", spiega il consigliere regionale del Pd Lazio, Michela Califano. 

Fiba Roma e Lazio, il sindacato dei balneari di Confesercenti, lancia però "un grido disperato di aiuto, per salvare ormai quello che rimane delle imprese balneari di una parte di costa del Lazio. Le continue e pesanti erosioni del mare hanno messo in ginocchio le imprese che si sono trovate con un meno 60 % di spiaggia. Ma la sabbia scivolata via ha portato con se anche parte delle strutture regolarmente inserite nella parte concessa dallo stato alle imprese. Soldi svaniti insieme alla sabbia. Gli interventi della Regione in questi anni sono stati sempre troppo blandi e soprattutto sono stati interventi tampone non efficaci per questo fenomeno forte ed invasivo".

"Ci sono stati dei ripascimenti ma - spiegano - questo sistema di prendere la sabbia dove ce nè troppa e trasportarla la dove non c'è più, non serve perché la forza del mare ha dimostrato che in breve tempo tutto torna come prima. Le associazione di categoria come Fiba si battono con forza da anni per progetti innovativi e definitivi per il superamento di questo problema, ma ad oggi sono state prodotte solo montagne di carte, fatte di autorizzazioni e pareri negati, che si rimpallano da un ufficio all'altro arrivando a toccare anche i banchi del Quirinale, visto che alcune delle parti in causa confinano anche con la tenuta di Castel Porziano".

Ruggero Barbadoro, presidente Fiba Confesercenti Roma e Lazio, ha aggiunto: "Siamo disperati, quest'anno abbiamo avuto un calo importante dei consumi non solo per lo spostamento dei flussi turistici balneari ma anche per questo grave problema. Sappiamo che a breve ci sarà ancora un intervento tampone per riportare la sabbia ma senza un progetto serio il turismo balneare di Ostia scomparira' a breve. Se dura cosi' conviene abbandonare l'attività". 

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