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Ostia, le 37 concessioni a bando fanno infuriare i balneari: "Raggi fa danni. Il Municipio viola la legge"

I balneari: "L'assalto alla spiaggia di Roma da parte del Sindaco Virginia Raggi è una inutile e dannosa propaganda politica"

Bando "illegittimo e discriminatorio" nei confronti dei 37 stabilimenti di Ostia. E' questa la ferma posizione di Federbalneari Italia in merito al 'Bando per l'affidamento di 37 concessioni di beni demaniali marittimi siti nel Municipio X di Roma Capitale, per finalità turistiche e ricreative' pubblicato il 22 dicembre sull'Albo Pretorio del Comune di Roma e che, appunto, mette in discussioni il ruolo degli attuali concessionari dei lidi.

Le 37 concessioni demaniali che risultano "in scadenza naturale al 31.12.2020" sono: Aneme e Core, Arcobaleno Beach, La Conchiglia, Urbinati, Elmi, Battistini, Delfino, Belsito, Plinius, Mami – Cral Comune Di Roma, La Vecchia Pineta, Kursaal, Orsa Maggiore – Cral Poste, Dopolavoro – Atac, La Mariposa, Zenit – Cral Eni, Nauticlub Castelfusano, Le Palme, V-Lounge, La Caletta, La Casetta, La Bussola, La Bicocca, Peppino A Mare, La Spiaggia Di Bettina (Ex Corallo), La Spiaggia, La Vela, Miami Istat, Il Bungalow, La Bonaccia, Guerrino Er Marinaro, Il Corsaro, Isola Fiorita, Il Gabbiano, L'Ancora, L'Oasi e La Marinella.

Cosa dice il bando per le concessioni dei lidi 

Secondo il X Municipio, questa gara è tesa "alla conservazione degli arenili e alla manutenzione dei manufatti a questi afferenti, mediante l'erogazione di attività manutentive correlate a finalità ricreative-turistiche balneari, coerenti e compatibili con l'ambito ed il contesto marino e paesaggistico del luogo di riferimento".

In sostanza, chi vince il bando potrebbe gestire il lido, garantendone le finalità ricettive e turistiche, cambiando anche nome dello stesso solo per una stagione. Il tutto al netto di eventuali ricorsi al Tar del "vecchio" concessionario e senza contare la variabile del Pua che potrebbe nuovamente, così come ammesso dalla stessa Amministrazione, sparigliare nuovamente il mazzo. Insomma, come sottolinea Marco Maurelli, Presidente Federbalneari Lazio a RomaToday: "Un bando scritto con i piedi".

Qui il bando per le 37 concessioni balneari

"Propaganda inutile e dannosa di Raggi"

Per Federbalneari Italia con questo bando non solo si conferma "l'incompetenza" del X Municipio perché "le imprese di Ostia in questione sono legittimate da quanto previsto dal Decreto Rilancio a prorogare la loro concessione fino al 2033", ma si crea un "gravissimo danno per il mare di Roma la cui offerta turistica viene calpestata, oltre che una situazione di incertezza sia per le imprese coinvolte e sia per i loro utenti", dicono in coro e aggiungono: "Pare evidente, quindi, l'assalto alla spiaggia di Roma da parte del Sindaco Virginia Raggi, probabilmente per una inutile e dannosa propaganda politica".

I balneari promettono battaglia legale

"Abbiamo scritto al Governo e alla Regione Lazio sollevando le prerogative di leale collaborazione istituzionale cui all’art. 117 della Costituzione chiedendo un intervento urgente alla Regione affinché si faccia rispettare la legge vigente  - dichiara Marco Maurelli, Presidente di Federbalneari Italia – agiremo subito in difesa delle legittime posizioni con un'azione legale forte. Il Decreto Rilancio vieta di fare nuovi affidamenti in concessione per cui il X Municipio viola palesemente gli obblighi di legge. Stiamo pensando anche a delle valutazioni sull'Ufficio demanio di Roma perché la sua governance è, chiaramente, inadeguata. A forte rischio la programmazione turistica di Roma e l'occupazione di comparto in questo stato di incertezza. Auspichiamo il ripristino della legalità". conclude Maurelli.

Il Pd: "Questo bando rischia di essere nuova proroga"

Sul caso è intervenuta anche Margherita Welyam, capogruppo del Pd nel X Municipio: "In questo bando si chiede all'imprenditore concorrente di investire soldi e capitale per la gestione di un bene che dovrà riconsegnare dopo appena 5 mesi di attività. Non che si tratti di un’attività poco redditizia, ma se si considera che il vincitore dovrà rimuovere a proprie spese tutti gli abusi edilizi e le recinzioni irregolari (o almeno così è scritto sul bando, staremo a vedere se sarà effettivamente fatto), e se si aggiunge la situazione di incertezza dovuta alla situazione pandemica, si capisce che, probabilmente, gli unici interessati e in grado di poter presentare un’offerta vantaggiosa siano gli attuali titolari. Questo bando rischia di trasformarsi, di fatto, in una proroga ulteriore, mascherata da procedura a pubblica evidenza, proroga rinnovabile per ulteriori 3 anni nel caso (molto probabile ma non abbastanza certo per correre il rischio) in cui il Municipio tardi ulteriormente nell’approvazione del nuovo Piano per l’Utilizzo degli Arenili".

"Per dare luogo ad esclusione, infatti, l'abuso deve essere stato commesso negli ultimi due anni (a fronte di decine di anni di gestione) e soprattutto, l'abuso deve essere già stato accertato in via definitiva. Inutile a dire che nessun abuso è mai stato accertato formalmente. - sottolinea Margherita Welyam - Eppure, un aspetto positivo permane: si sdogana finalmente l’idea che le concessioni non siano una proprietà privata, che alla scadenza d’ora in poi ci sarà una gara a pubblica evidenza, e che di certo queste concessioni non potranno più in ogni caso beneficiare della proroga al 2033".

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