San Lorenzo: tra discoteche all'aperto e risse, l'ordinanza di Gualtieri non spaventa la malamovida
Ennesimo fine settimana insonne per i residenti, con centinaia di giovanissimi assembrati e ubriachi sotto le finestre fino all'alba
Niente da fare, a San Lorenzo non si dorme. Il fine settimana che si sta per concludere è andato esattamente come i precedenti, nonostante l'entrata in vigore dell'ordinanza del sindaco Gualtieri del 3 febbraio, che obbliga alla chiusura alle 22 di tutti gli esercizi di vicinato che vengono alimenti e misto, quindi soprattutto i minimarket.
Una decisione che nelle intenzioni vorrebbe limitare il consumo di alcol tra i giovanissimi che affollano le notti sanlorenzine. Dalle segnalazioni che arrivano a RomaToday sembra proprio che vino, birra e cocktail abbiamo continuato a scorrere a fiumi tra piazza dell'Immacolata, via degli Ausoni e via dei Volsci.
C'è chi denuncia assembramenti senza mascherine a ritmo di musica tecno a largo degli Osci, a due passi dalla piazza principale. Ma anche schiamazzi, litigi, risse. Da registrare anche l'arrivo di un'ambulanza (foto in basso) e di due volanti della polizia di Stato nel cuore della notte.
Anche davanti ad un bar kebab riaperto di recente, una residente racconta alla nostra testata di avventori in strada a consumare fino alle 5 del mattino, con tanto di urla "proprio come fossimo ad agosto". Sulla pagina instagram Resist San Lorenzo diversi video mostrano e fanno sentire il chiasso di assembramenti, risse e musiche a tutto volume. "I proprietari di locali - ci scrive Luca, un altro residente - associazioni e bar non si preoccupano di quello che accade fuori o intorno ai loro tavolini". Il comitato di quartiere San Lorenzo fa sapere che "questa nuova ordinanza non è assolutamente sufficiente né risolutiva del problema. Senza un vero controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine, qualsiasi ordinanza risulta fallimentare".
VIDEO - Degrado urbano a Roma in Via dei Volsci, 69
Eppure venerdì sera carabinieri, polizia e vigili hanno battuto i luoghi della movida, controllando decine di esercizi commerciali (17 sono stati chiusi, 16 di questi per essere rimasti aperti dpo le 22) e centinaia di persone, 16 multate perché intente a bere all'aperto.