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San Lorenzo San Lorenzo / Piazza del Parco Caduti del 19 Luglio 1943

San Lorenzo avrà la prima micro-foresta urbana di Roma

A novembre 2022 verranno piantate diverse essenze al parco dei Caduti, grazie ad un progetto che vede partecipare Sapienza, Municipio e Sorbona

Una microforesta urbana in un'area affollata e trafficata per studiare gli effetti benefici sulla qualità dell'area. E' il progetto Oasi Green Lab, idea del dipartimenti ingegneria edile e ambientale della Sapienza, coordinato dalla professoressa Fabiola Fratini in collaborazione con il Municipio II e la Sorbona di Parigi. A beneficiarne sarà San Lorenzo, nello specifico il parco dei Caduti. 

L'Oasi sarà un laboratorio scientifico multidisciplinare e partecipato, dove apprendere e sperimentare, ma anche progettare con lo scopo di sviluppare azioni di resilienza e sostenibilità "per una città conviciale e rinaturalizzata" si legge sul sito della Sapienza. 

Il 28 marzo 68 alunni della scuola "Borsi Saffi" di San Lorenzi e gli studenti del corso di tecnica urbanistica della Sapienza hanno circoscritto l'area dove il 21 novembre prossimo verrà impiantata la microforesta. "La costruzione di città sostenibili - scrive sempre l'ateneo romano - passa attraverso la re-introduzione della natura nei contesti urbani, come dimostrano le sperimentazioni di Giappone e India adottate successivamente anche in Olanda, Belgio, Germania, Inghilterra e Francia. La costellazione di microforeste urbane, come quella di San Lorenzo, consentirà di accrescere la qualità dell’aria, la biodiversità, mitigherà le isole di calore e gli effetti dell’impermeabilizzazione del suolo".

"E' un progetto quasi interamente sostenuto dal Municipio - fa sapere l'assessore al Verde del II Rino Fabiano - , se verrà autorizzato nella sua forma definitiva dal dipartimento ambientale, perché le risorse universitarie tramite bando Ossigeno servono quasi interamente per il monitoraggio dell’area post-attecchimento. E' un progetto oneroso ma onorevole. Si presidia il giardino centrale con del verde che attualmente manca, quello che c’è è in cattivo stato. E poi perché è all’interno del tessuto urbano consolidato con flussi di auto molto intensi. Si può così verificare se le microforeste possono aiutare a migliorare la qualità dell’area. Per me la scelta di farle in posti così 'caotici' è importantissima. Il Municipio investe circa 11.000 euro (per gli scavi e le piante). Le indicazioni sulle essenze ce le dovranno dare in seguito, ma saranno diversificate e variegate. Il Municipio in questo contesto, per far riuscire bene il progetto, dovrà realizzare l’impianto idrico ad hoc, che è la spesa più onerosa. La presidente è d’accordo, abbiamo incontrato recentemente la professoressa Fratini, siamo fortemente motivati. Aspettiamo nulla osta dell’ente gestore che è il dipartimento".

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