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Il progetto di riqualificazione di piazza dei Sanniti spacca il quartiere

Finanziato da "Bloomberg Philanthropies", annunciato dal Comune 7 mesi fa, vede i residenti di San Lorenzo divisi su due fronti

Prosegue lo scontro tra residenti di San Lorenzo e amministrazione municipale e comunale, ma anche dei residenti tra loro, sul tema della riqualificazione di piazza dei Sanniti, nel cuore del quartiere. Il comitato di zona, infatti, respinge con fermezza quanto previsto dall'esito del concorso finanziato da Bloomber Philanthropies che farà diventare lo spazio semi-pedonalizzato. C'è un'associazione, però, che pur non apprezzando in toto l'urbanistica tattica apre alla possibilità di recuperare la piazza con un percorso partecipato. 

Il progetto per pedonalizzare piazza dei Sanniti

Già a ottobre, quando la notizia del progetto era arrivata casualmente al comitato di quartiere dopo un annuncio social dell'assessore alla mobilità, Eugenio Patanè, i residenti si erano mossi chiedendo di incontrare il II municipio e lo stesso assessore capitolino per ricevere chiarimenti. Del progetto internazionale, infatti, non ne sapeva niente nessuno. Rispetto alla sua realizzazione, però, non c'è un sentimento unico: alcuni lo osteggiano accusando il Comune di averlo calato dall'alto, altri lo accolgono pur ponendo delle condizioni. 

I favorevoli: "Il Comune però ascolti le nostre esigenze"

Partiamo dalla posizione più favorevole, seppur cauta. E' quella del gruppo di cittadini che fa riferimento all'associazione "Noi per San Lorenzo". Qui bisogna fare una doverosa precisazione: questa realtà è frutto della separazione che c'è stata, a quanto viene riferito, all'interno dell'associazione "Viva San Lorenzo", coloro che tra il 2021 e il 2022 hanno combattuto per la chiusura del festival a largo Settimio Passamonti, organizzato dall'associazione "Remuria" e interrotto bruscamente dal municipio, che ha revocato la concessione della piazza con un anno di anticipo. Una parte dei cittadini, evidentemente per divergenza di opinioni, si è separata e rispetto al progetto di urbanistica ha una posizione più morbida: "Vogliamo partecipare alla costruzione del progetto - si legge in un post dell'associazione - conoscere nel dettaglio i criteri per valutarne l'impatto, vogliamo che il progetto venga delineato tenendo conto delle caratteristiche e criticità di San Lorenzo. Se l'urbanismo tattico, pur non convincendoci, diventa una modalità di sperimentazione temporalmente definita, può in quest'ottica essere praticata. Siamo dell'idea che non si possa rifiutare di fare cambiamenti solo sulla scorta di esperienze parziali o peggio di pregiudizi o peggio ancora di interessi personali".

I contrari: "Progetto calato dall'alto, ormai siamo terra di conquista"

Non la pensano così, invece, quelli del comitato di quartiere San Lorenzo insieme all'associazione "Viva San Lorenzo". All'indomani di un secondo incontro sull'argomento, che si è tenuto il 17 maggio della Casa del Quartiere con esponenti della giunta Del Bello, la posizione è particolarmente dura e non lascia spazio all'interpretazione: "Siamo visti come terra di conquista - l'attacco alle istituzioni - e oggetto di discutibili sperimentazioni. Questo progetto, deciso da parte del dipartimento mobilità e Roma Servizi per la Mobilità in partnership con il II municipio, viene calato da noi senza passare per un confronto preliminare con i residenti. Dopo di che, come al solito, si chiede alle varie realtà associative di partecipare alla elaborazione di un progetto condiviso, ma comunque già deciso e collocato".

Piazza dei Sanniti preda della movida? "Ci opporremo"

La paura da parte degli oppositori è che piazza dei Sanniti - sede, un tempo, dell'ex Cinema Palazzo, occupato e poi sgomberato nel 2020 - diventi un'altra piazza dell'Immacolata o peggio una nuova piazza dei Siculi. Insomma, il terrore è che movida e degrado si infilino tra fioriere colorate e disegni sull'asfalto, come successo altrove. "C'è chi pensa di essere l'unico portatore di valori che, a nostro avviso appartengono a tutto il quartiere - accusa il comitato -e li vediamo all'opera da troppi anni ed è anche grazie a loro che San Lorenzo continua a degradare, a impoverirsi, a perdere identità e vivibilità. Le Istituzioni comunali e municipali, affiancati dai presunti alfieri del bene comune e del sociale, hanno spiegato ai villici San Lorenzini che devono smetterla di dire sempre 'no' a tutto e di aprirsi agli splendori del mondo nuovo. Bene! Li abbiamo ascoltati, ma per quanto ci riguarda piazza dei Sanniti e l'intero quartiere vanno realmente rigenerati e restituiti ai residenti e non diventare l'ennesimo giocattolo a disposizione di quanti fanno dell'infantilismo ideologico e del commosso opportunismo politico (distanziato dall'approvazione a fini propri degli spazi del quartiere) il loro pane quotidiano". "Il Comitato di Quartiere si opporrà a qualsiasi progetto su piazza dei Sanniti - si conclude la nota - che non sia realmente e concretamente condiviso con i residenti, sulla base di criteri seri e definitivi dal punto di vista strutturale di vera riqualificazione nel rispetto della vivibilità, dei bisogni del quartiere e sostenuta parallelamente da servizi preliminari e contingenti di pulizia e controllo della piazza".

Auleta (SCE): "Perché i cittadini sono contro questo progetto?"

Sul tema si è espressa anche la consigliera municipale Barbara Auleta di Sinistra Civica Ecologista: "Perché alcuni cittadini si infervorano tanto se gli si propone di trasformare una piazza-parcheggio in uno spazio vissuto e abbellito - scrive su Facebook -, mentre assistono rassegnati a edificazioni orribili e selvagge, tollerano indifferenti aperture di supermercati e spritzerie? Cosa sarà mai successo all'amministrazione che ci ha sempre buttato via le piante e tolto lo spazio del giardino dei Sanniti? Non siamo riusciti (nella mia testa) a trovare una spiegazione". 

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