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San Lorenzo San Lorenzo / Largo degli Osci

Il comitato di quartiere chiede la riqualificazione del mercato attesa da quasi vent'anni

A largo degli Osci i box sono "in sede impropria" ma il municipio sta per risolvere il problema: "Verrà rimesso a nuovo, speriamo di velocizzare i tempi". La svolta mancata già ai tempi di Marino

E' almeno dal 2005 che gli abitanti di San Lorenzo aspettano la riqualificazione del mercato di largo degli Osci. Per questo il comitato di quartiere ha deciso di scrivere al sindaco Gualtieri, agli assessori capitolini competenti e al II municipio chiedendo "un lavoro seriamente risolutivo" alle istituzioni. 

Il mercato di San Lorenzo è "in sede impropria"

Il problema di largo degli Osci è quello di molti altri mercati di Roma: è collocato in "sede impropria". Questo status ha fatto sì che la manutenzione e la gestione dei box siano state nei decenni molto difficili, quasi impossibili. Di fatto ferme. Adesso, da quanto sembra, si intravede uno spiraglio anche se i tempi non sono definiti e il comitato di quartiere è pronto a organizzare una protesta, fatta di sit-in e volantinaggi, per sensibilizzare le istituzioni rispetto al problema. 

Il comitato di quartiere: "Va riqualificato, è la storia di questo luogo"

"Da anni il comitato pone alle istituzioni la necessità della riqualificazione del mercato - fanno sapere i cittadini -. La continua chiusura dei chioschi e il degrado del luogo lo rendono sicuramente poco attrattivo ma, pur consapevoli dei grandi cambiamenti avvenuti nella distribuzione commerciale e nelle nostre stesse abitudini, riteniamo che il mercato rappresenti, più di altri luoghi, la storia e l’anima popolare del quartiere". Una storia lunga quasi per tutto il XX secolo, soprattutto nel Secondo Dopo Guerra. Oggi, però, largo degli Osci è abbandonato al degrado.

Dai lavori del 2003 più nulla a largo degli Osci

Ciò che chiedono i residenti nella lettera inviata al Campidoglio è che vengano superati gli ostacoli burocratici "che impediscono questa opera di riqualificazione per la necessaria rinascita del mercato - si legge -, dando finalmente una risposta alle aspettative del quartiere". Anche perché nel 2015, con Ignazio Marino sindaco, sembrava che qualcosa si fosse smosso. Ovvero, che venisse riconosciuto formalmente lo status di "mercato in sede propria" che permettesse la riqualificazione. Dopo il 2003, quando vennero realizzati 25 box per la vendita e per i servizi e furono adeguati i locali dal punto di vista igienico-sanitario, nulla più era stato fatto. 

Il municipio: "Stiamo chiudendo l'atto di legittimità"

"Dobbiamo chiudere l'atto di legittimità - fa sapere a RomaToday l'assessora alle attività produttive del II, Valentina Caracciolo - che dev'essere redatto dal nostro ufficio urbanistica. Sancisce la natura del mercato come 'in sede propria' e lo rende stabile, consolidato dal punto di vista amministrativo. Subito dopo procederemo alla progettazione di un intervento di manutenzione, individuando i fondi. Non è un mercato abusivo. Abbiamo stabilito che quel mercato esiste in quella maniera da prima degli anni '50 e insieme al dipartimento urbanistica siamo riusciti a individuare la strada amministrativa per risolvere questa problematica". 

"Vogliamo velocizzare i lavori, bisogna rimetterlo a nuovo"

Sui costi e i tempi ancora non si sa nulla: "Stiamo cercando di accelerare il più possibile - conclude Caracciolo - il lavoro è stato lungo e difficile. Adesso è il caso di coronarlo con la definizione di questo atto. C'è da rifare la copertura, ripristinata la cancellata in alcuni punti, pensare ai box chiusi da tempo. Va rimesso complessivamente a nuovo, anche il plateatico su cui sono collocati i chioschi". 

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