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Mercoledì, 24 Aprile 2024
San Lorenzo San Lorenzo / Via di Porta Labicana

Poster con "bestemmie" a Roma: tornano i manifesti contro la blasfemia, anche vicino la basilica

E' un "omaggio" che un anonimo street artist ha voluto fare ai Pastafariani unendosi alla campagna per chiedere l'abolizione del reato di blasfemia nel mondo

"Il mio Dio non è permaloso", poi la scritta 'Dioscotto'. Almeno tre manifesti in via di Porta Labicana, vicino la stazione Termini ma anche a due passi dalla Basilica di San Lorenzo. Difficili ignorarli. E' un "omaggio" che un anonimo street artist ha voluto fare ai Pastafariani unendosi a loro nella campagna per chiedere l'abolizione del reato di blasfemia nel mondo. 

In continuità con l'intervento di Hogre anche questa azione manipola un'immagine pubblicitaria "per lavorare, con senso rovesciato, sui simboli "perbene" che essa utilizza" si legge nella pagina di 'Dioscotto', ossia la campagna nazionale con la quale la Chiesa Pastafariana Italiana chiede l’abolizione del reato di blasfemia

Intervista (semi) seria con la Pappessa Pastafariana

Manifesti blasfemi a Roma: le immagini

"L'artista propone strategicamente una censura, coprendo il cucchiaio che va verso la bocca della moglie 'perfetta'. L'atto della censura serve a svelare ciò che le religioni demonizzano. I desideri sessuali sono il gusto, il piacere, i sapori interdetti e banditi, che molte religioni non vogliono siano assaporati, considerandoli sacrileghi. Come spesso la pop art e il subvertising ci dimostrano, siamo indotti a percepire l'immagine per ciò che non si vede e si lascia supposto, non per ciò che essa è: era, in fondo, solo un cucchiaio, Dioscotto. Ma il nostro Dio non si offende e non si scandalizza", si legge nelle motivazioni pastafariane. Già a marzo manifesti simili invasero Roma.

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