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San Lorenzo dice basta: il quartiere in piazza contro rifiuti, degrado e movida selvaggia

800 i partecipanti di tutte le generazioni che hanno sfilato ieri pomeriggio per le strade del quartiere

Gli abitanti di San Lorenzo sono scesi in piazza a manifestare per dire “basta al degrado e all’illegalità”. Circa 800 i partecipanti di tutte le generazioni che hanno sfilato ieri pomeriggio per le strade del quartiere. Ad accendere la protesta la questione rifiuti, con il fallimento del porta a porta, per mancanza di uomini e mezzi; lo spaccio e la movida notturna, con la trasformazione sempre più marcata in un quartiere-divertimentificio. 

Il porta a porta fallito

Il problema dei rifiuti che invadono androni e marciapiedi dovrebbe teoricamente essere in via di risoluzione. In un’assemblea pubblica il 16 ottobre la Presidente del II Municipio Francesca del Bello insieme con l’assessore Rino Fabiano hanno illustrato la situazione: fallito il porta a porta, da gennaio saranno introdotte le isole mobili per la raccolta differenziata dei rifiuti. Il piano dettagliato è in fase di elaborazione da parte dei tecnici Ama. Una sua versione non definitiva dovrebbe essere presentata ai cittadini prima dell’approvazione. A parte le utenze domestiche però resta aperto il problema dei rifiuti “notturni” degli esercizi commerciali che si accumulano sui marciapiedi in attesa di essere ritirati dall’Ama, con un evidente problema di frequenza dei passaggi. I cittadini stanno valutando un’azione legale contro l’Ama e la sospensione del pagamento della TARI, sulla scia della sentenza della Corte di Cassazione di fine settembre e la Class action avviata dal Codacons. 

Lo spaccio e la sicurezza

Lo spaccio a San Lorenzo, come in altri quartieri della Capitale, appare sempre più un problema insormontabile, forse perché Roma è il crocevia dei traffici internazionali di sostanze stupefacenti, come è emerso dalle recenti operazioni di polizia tra cui “La Romana”.
Una vera e propria piaga che ha trasformato il cuore del quartiere, Piazza dell’Immacolata, in un luogo di degrado e criminalità diffusa, con furti e aggressioni all’ordine del giorno.  Per arginare questi fenomeni il neonato Comitato di Quartiere vorrebbe proporre un nuovo assetto di Piazza dell’Immacolata, il cuore –violento – del quartiere. Sono molte le associazioni e gli spazi sociali che si sono posti negli anni l’obiettivo di restituire la piazza ai cittadini organizzando cene ed eventi; purtroppo senza un presidio culturale fisso la piazza, torna regolarmente in mano allo spaccio. La piazza era adibita a parcheggio, malfrequentato e invaso di topi, fino al 2004, quando fu pedonalizzata grazie a un investimento di un milione e mezzo di euro e il progetto dell’ufficio Città Storica. Oggi i residenti, esasperati dal rumore della movida notturna e dallo spaccio, chiedono il ritorno delle macchine. C’è anche chi propone una cancellata per chiudere la piazza, e chi un’area per bambini recintata.  Ma il problema della sicurezza non è legato soltanto allo spazio pubblico. Nonostante le retate e i fermi periodicamente effettuati, la criminalità prolifera nel tessuto commerciale del quartiere.

La movida e il gioco d'azzardo

San Lorenzo è terra di movida. Sono molti i locali i cui frequentatori sono causa di notevoli disagi per i residenti perché affollano schiamazzando i marciapiedi a tutte le ore della notte. Da tempo i residenti denunciano le finte associazioni culturali che oltre a fare somministrazione per tutta la notte, raccontano i residenti, sono diventati luoghi di spaccio e gioco d’azzardo. “Basterebbe mettere insieme un funzionario della Asl, uno del Commercio e un vigile” dice Rolando Galluzzi, ex-consigliere municipale “ed effettuare i controlli”. 

Il gioco d’azzardo è in espansione nel quartiere, c’è chi racconta di aver visto una slot machine addirittura sul marciapiede fuori da un centro scommesse. Il progetto di apertura di un casinò nel quartiere fu sventato nel 2011 con l’occupazione da parte di molti abitanti e attivisti di San Lorenzo del Nuovo Cinema Palazzo, alcuni di loro oggi imputati in un processo penale. 

C’è poi il problema della ex Dogana di San Lorenzo. Da scalo merci a discoteca, tra progetti temporanei e annunci di aperture e chiusure, sul futuro della ex Dogana, proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, pende il progetto di uno studentato privato dopo la prevista cessione dell’enorme spazio pubblico ad una società privata olandese. Intanto però, oltre alle attività culturali ospitate dalla Ex Dogana, si continua ad autorizzare la musica ad alto volume fino alla mattina. “Gli abitanti dei palazzi limitrofi sono esausti”, racconta Galluzzi. 

Iniziative e laboratori

Il Comitato di Quartiere intanto reagisce e si dà da fare, anche con iniziative per ripristinare il decoro urbano, come la ritinteggiatura delle pareti esterne della scuola materna Saffi, ricoperte di scritte. Ieri a San Lorenzo sono iniziati anche i laboratori della Libera Repubblica di San Lorenzo al Nuovo Cinema Palazzo, “un momento di condivisione e riappropriazione di tempi, spazi e relazioni”, con attività gratuite per tutte le età. Ieri è partito il laboratorio di giochi di strada. Piazza dei Sanniti è stata invasa da bandiere e castelli, gessetti e tappi, carta e cartoni, ma anche pennelli e vernice. Oggi la piazza ha una nuova scacchiera: un modo per riqualificare lo spazio attraverso il gioco –quello vero. 
 

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